Nel cuore della Marche, Montappone è molto più di un incantevole borgo medievale. Qui rivive ogni giorno l’antica arte dei cappellai
È così piccolo che non si direbbe che Montappone possa davvero essere ‘capitale’ di uno dei maggiori distretti d’Europa specializzati nella produzione di cappelli. Eppure in questo minuscolo centro marchigiano si è fatta la storia del cappello, che dai confini locali si è esteso diventando famoso in tutto il mondo.
Tante cose sono cambiate da quando, nel XVIII secolo, i primi artigiani cominciarono a cimentarsi nell’arte di fare cappelli. Le lavorazioni si sono andate affinando, le creazioni sono diventate sempre più artistiche e di design. Ciò che rimane immutato è lo stile, e la garanzia di un prodotto made in Italy che dura nel tempo e non passa mai di moda.
La storia dei cappelli di Montappone
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Oggi Montappone e il suo comprensorio detengono un autentico primato. Vantano, infatti, il 70% della produzione italiana di copricapi. Si tratta di numeri da capogiro per una realtà che, nel suo settore, risulta essere la più importante d’Europa.
Ma come nasce l’incredibile vicenda dei cappelli di Montappone?
Come spesso accade, da esigenze decisamente pratiche e quotidiane. In questa zona delle Marche la coltivazione e la raccolta del grano rappresentava la maggiore fonte di sostentamento per le famiglie e l’economia locale.
Per non buttarne neanche un pezzetto, i contadini di Montappone iniziarono ad intrecciare i gambi già mietuti realizzando dei cappelli da lavoro. Oltre a recuperare gli scarti della lavorazione del grano, avevano così qualcosa da indossare durante l’attività nei campi che li proteggesse dal sole nelle ore più calde.
I primi cappelli di Montappone erano quindi dei cappelli da mietitura, fatti a mano e realizzati attraverso l’intreccio della jervicella, un tipo di grano tipico delle colline del fermano.
Questa lavorazione artigianale prende sempre più piede e nel tempo si affina, giungendo progressivamente al successo. Il boom dei cappelli di Montappone arriva alla fine degli anni Cinquanta. In quel periodo il borgo delle Marche esercita un’autentica egemonia nel campo della produzione di copricapi. A partire da quel momento Montappone produce cappelli di ogni foggia e colore, adatti alle più diverse occasioni e venduti su mercati italiani e internazionali.
Il cappello di Montappone tra musei ed eventi
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Durante una visita a Montappone non si può non fare una visita al Museo del Cappello. Allestito nei locali del vecchio Comune, è un percorso museale articolato in proiezioni, fotografie, pannelli e macchinari d’epoca.
Attraverso questa selezione di materiali è possibile ripercorrere tutte le fasi della lavorazione della paglia perché diventi cappello. Dalla raccolta all’intrecciatura e alla cucitura, nel Museo del Cappello viene illustrato ogni momento di questa produzione d’eccellenza. Vengono inoltre messi in mostra più di cento cappelli (da lavoro, da cerimonia, ecc.), i più antichi dei quali risalenti addirittura alla fine dell’800.
Tra i modelli più ammirati ce n’è anche uno indossato dal regista Federico Fellini, grande estimatore dei cappelli di Montappone.
Per chi è particolarmente interessato all’argomento, il consiglio è di visitare Montappone in estate. Nel mese di luglio si tiene infatti la manifestazione Il cappello di Paglia. Per circa tre giorni il centro storico di Montappone si anima con un ricco calendario di appuntamenti dedicati al mondo del cappello e della sua produzione. Vengono per l’occasione ricostruiti gli antichi laboratori artigiani, regalando al visitatore un viaggio indietro nel tempo.
Cosa fare e cosa vedere nel borgo di Montappone
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Nella patria dei cappelli d’eccellenza è impossibile non concedersi una soddisfacente sessione di shopping. Ci sono alcuni nomi da tenere a mente per assicurarsi l’acquisto di un cappello di Montappone originale al 100%, come il Cappellificio Cecchi Angelo e il Cappellificio Icas.
Montappone non è però solo cappelli, ma un borgo da visitare anche per la sua bellezza medievale, ben conservata nonostante i danni riportati dal terremoto del 2016.
Sorge in provincia di Fermo su una verde collina dominante la valle del fiume Tenna e circondato da distese di ulivi e vigne. Dall’alto della sua posizione regala delle viste panoramiche privilegiate sui Monti Sibillini e l’Adriatico in lontananza.
Entrando nel cuore del borgo si possono visitare luoghi di culto come la Chiesa Oratorio del SS. Sacramento, la Chiesa di Santa Maria in Castello e la Chiesa di S. Maria e S. Giorgio (quest’ultimo santo protettore del paese). Di grande pregio l’elegante Palazzo Riccucci, che con la sua massiccia e raffinata architettura domina tutto il centro storico.
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Come abbinare il cappello di Montappone e indossarlo con disinvoltura durante il tuo soggiorno nel borgo? Noi ti consigliamo di sceglierne uno da rendere super femminile con l’aggiunta di un nastro. Gli darai un tocco esclusivo e sorprendente se lo indosserai con un look vagamento maschile. Basta una camicia bianca dal taglio sartoriale infilata in un paio di pantaloni morbidi ma strutturati.
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Il risultato finale è un outfit all’insegna di contrasti forti e armoniosi al tempo stesso, e di sicura riuscita!