Il merletto di Burano è una delle maggiori lavorazioni artigianali storiche d’Italia. Un’eccellenza che viene dalla Laguna di Venezia, e che da qui è partita secoli fa per andare alla conquista del mondo intero
Quando si parla di eccellenze del made in Italy, il merletto di Burano occupa indubbiamente un posto di rilievo in ogni ‘classifica’. In questa piccola isola della laguna veneta, poco distante dalla regina dei vetri Murano e dalle sponde del molo di Venezia, il merletto è una faccenda molto seria.
Quella del merletto di Burano è una vicenda antica e interessante, le cui origini sono da ricercare molto indietro nel tempo. Dal periodo di massimo splendore raggiunto tra il Quattrocento e il Cinquecento, è arrivato fino a noi dopo aver fatto il giro del mondo. O perlomeno d’Europa.
La storia del merletto di Burano
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Come spesso accade nelle piccole realtà operose, le grandi idee e le tecniche più fini nascono dalla laboriosità degli abitanti e dalle loro necessità. La tipica lavorazione ‘buranella’ sarebbe infatti strettamente legata alle attività e alle tradizioni marinare di un’isola che trovava nella pesca la sua principale attività economica. Sembra, infatti, che le donne dell’isola avessero imparato a cucire riparando e fabbricando le reti da pesca.
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Questo lavoro di natura tanto pratica si andò man mano ingentilendo e impreziosendo, dando vita ad un’attività che sarebbe poi stata fondamentale per lo sviluppo commerciale locale. Il merletto di Burano conobbe il suo boom a partire dalla fine del XV secolo, per confermarsi e rafforzarsi nel secolo successivo. Questo accadde anche grazie al contributo della dogaressa Morosina Morosini, che in quegli anni creò un laboratorio a Venezia dov’erano attive oltre cento merlettaie.
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Una volta chiuso il laboratorio, l’arte del merletto a Burano andò avanti fino a diventare il punto di forza di una delle corporazioni più ricche di Venezia, la Corporazione dei Merciai. Divenne anche il prodotto principale degli scambi commerciali di Burano, importato nelle più blasonate corti europee.
Merci decorate con il merletto di Burano si ritrovano, infatti, in occasioni speciali come le incoronazioni di Riccardo III d’Inghilterra e di Luigi XIV in Francia. Risulta che la regina Anna abbia indossato un ricco mantello ornato di merletti di Burano, e che diversi membri della famiglia Tudor acquistassero abitualmente il prodotto come Caterina de’ Medici e Bianca Cappello.
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Il merletto di Burano divenne il centro di un vero e proprio processo di europeizzazione, e le merlettaie della laguna cominciarono ad essere richieste in tutte le corti d’Europa come insegnanti della loro arte. A quel punto furono proprio le colleghe francesi a diventare le principali concorrenti, e a creare un merletto d’oltreoceano che lentamente portò quello di Burano al declino.
La lavorazione del merletto trovò nuova vita nella seconda metà dell’Ottocento, con la nascita della Scuola del merletto di Burano presso l’antico palazzo del podestà. Una fortuna che continuò fino al 1970, anno in cui la scuola venne definitivamente chiusa.
Il Museo del Merletto, luoghi della memoria
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Nella sede dell’antica Scuola del merletto di Burano, nel 1981 viene inaugurato il Museo del Merletto che oggi custodisce la memoria storica di questa preziosa arte artigianale.
Il museo espone una straordinaria collezione fatta di oltre duecento esemplari creati nella scuola tra il XVI e il XX secolo, l’archivio della scuola e documenti e opere d’arte sempre legate al mondo del merletto.
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Tra i pezzi più pregiati della collezione meritano un cenno a parte un colletto del XVII secolo, due ventagli in madreperla e avorio del XIX secolo, un centrotavola di fine XIX secolo e una grande tovaglia risalente alla prima metà del XX secolo.
Ciascuno di questi prodotti svela ancora oggi la tecnica sopraffina con cui è stato realizzato, diventando testimoni resistenti al trascorrere del tempo di un’arte che raggiunse livelli di assoluta eccellenza.
Se sei interessato al mondo del merletto in Italia e ai musei del merletto, dai un’occhiata anche all’articolo su Panicale, il borgo del ricamo.
La leggenda del merletto di Burano
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A rendere ancora più unico e interessante il merletto di Burano è la sua origine leggendaria. Ancora oggi gli abitanti dell’isoletta raccontano le origini quasi mitiche di questa arte antica e affascinante. Se da un lato, infatti, ti raccontavamo di come sia nata per motivi pratici, dall’altro la gente del posto non rinuncia a romanzarne i primi passi.
La leggenda più famosa è quella che vede protagonista un pescatore, il quale riuscì a resistere ai tentatori canti delle sirene durante un’uscita in mare grazie all’amore che provava per la donna a cui era promesso. La sua fedeltà colpì talmente tanto la Regina del Mare che volle fargli un dono molto speciale. Creando con dei colpi di coda dei movimenti nell’acqua, riuscì a ‘tessere’ un manto spumoso che lentamente prese la forma di un elegantissimo velo nuziale. Una volta rientrato dal mare, avrebbe dovuto regalarlo alla sua promessa sposa.
Il giorno delle nozze il velo suscitò l’ammirazione di tutte le ragazze, che da quel momento cercarono di riprodurne di uguali con cui ornare i loro futuri abiti da sposa.
Questi tentativi resero le ragazze sempre più abili e capaci di maneggiare aghi e fili sempre più sottili, creando così dei ricami bellissimi. I ricami che sarebbero poi diventati il marchio di fabbrica del merletto di Burano.
Shopping a Burano, cosa comprare e cosa fare nell’isola della Laguna
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Se sei interessato al favoloso mondo del merletto di Burano, è ovviamente super consigliata una visita al Museo del Merletto di cui ti abbiamo parlato. Per fare shopping tipico, basta avventurarsi tra le stradine di Burano dove troverai negozi che offrono prodotti di ogni tipo.
Dalla biancheria personale a quella per la casa, passando per accessori ricamati come borse, fazzoletti, foulard e ventagli, è molto semplice acquistare dei pezzi unici. Se il budget è adeguato, è possibile anche trovare interi abiti e completi realizzati in merletto di Burano, che è quanto di più esclusivo si possa acquistare e tenere nell’armadio in attesa di sfoggiarlo alla prima occasione. Puoi tuttavia dare un tocco in più ad ogni tuo look senza spendere una fortuna scegliendo anche solo dei gioielli in tessuto realizzati con il tipico merletto di Burano. Anche l’outfit più semplice può diventare ricercato e diverso da tutti gli altri con un paio di pendenti del genere!
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Se si cerca bene si possono facilmente trovare persino dei veli da sposa in merletto di Burano; un’idea da segnare in agenda per chi sogna un abito speciale per il giorno del proprio matrimonio!
Burano, cosa indossare
Approfitta del tuo viaggio alla scoperta del merletto per fare anche una visita dell’isola, che è bella da non credere. Burano, infatti, è considerata tra i posti più colorati al mondo.
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Durante la tua permanenza ti troverai in un mondo quasi fatato fatto di canali pittoreschi e angoli romantici. Sui canali si specchiano ovunque le casette variopinte che sono la cifra caratteristica di Burano. Inutile dire che i colori di Burano fanno da set d’eccezione per le tue foto di viaggio. Non avrai bisogno di look stravaganti o colori particolarmente accesi.
L’abbigliamento che ti proponiamo è infatti dai tessuti morbidi e avvolgenti e dalle tinte unite. Non è necessario scegliere dei colori neutri come burro o sabbia: noi abbiamo voluto accostare due toni di blu che insieme ci hanno davvero convinto.
Blu notte e blu elettrico si sovrappongono in un trench lungo e in un pantapalazzo ampio come vuole la collezione autunno-inverno 2022-2023. Completa il tutto con una camicia o una blusa bianca dal taglio ampio. La combinazione ci sembra riuscitissima!
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