A meno di un paio di chilometri da Otranto si trova uno dei luoghi più suggestivi e colorati del Salento. È il laghetto di bauxite nato da un giacimento minerario dismesso, impressionante con le sue sfumature variopinte e l’aspetto quasi… marziano.
Se pensando al Salento ti vengono subito in mente spiagge da sogno e acque dai colori caraibici, sappi che in questo angolo di Puglia puoi trovare molto di più. Hai voglia, durante la tua vacanza in Salento, di fare un’escursione veramente speciale? E allora sappi che ti basta allontanarti di pochissimo dal centro di Otranto, la ‘capitale morale’ del Salento, per trovarti in un mondo a parte che quasi somiglia a Marte.
Il Lago di Bauxite è un posto dai mille colori: le acque sono verde smeraldo, la roccia intorno di un rosso intenso e il cielo che lo corona di un azzurro che, soprattutto in estate, è luminoso come non mai.
La cava di bauxite del Salento, dal successo all’abbandono
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Nonostante il suo aspetto quasi sospeso tra sogno e realtà, il laghetto variopinto del Salento nasce da situazioni decisamente pratiche e prosaiche.
Dal momento, infatti, che le rocce salentine hanno naturalmente un’altissima concentrazione di bauxite (minerale dal quale si ricava l’alluminio), venne qui creata una cava di bauxite che soprattutto nei suoi primi anni lavorò in modo pressochè incessante.
La storia inizia più o meno negli anni Cinquanta del Novecento, una decina d’anni dopo la scoperta del giacimento, per rimanere in piena attività per almeno un ventennio. La vendita della bauxite per la realizzazione dell’alluminio risultava essere molto proficua dal punto di vista economico. Non a caso, più o meno nello stesso periodo, vennero inaugurate cave omologhe anche nella Murgia e nel Gargano.
Come si forma il laghetto di bauxite del Salento
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La fortuna del sito comincia a venire meno quando i costi iniziano a salire e a diventare poco sostenibili, finché la cava di bauxite viene definitivamente abbandonata al proprio destino. È a partire da questo momento che la natura torna a riprendere il sopravvento e a riappropriarsi di quanto era suo.
Le piccole crepe presenti nel terreno hanno consentito all’acqua, nel corso del tempo, di infiltrarsi nelle varie falde carsiche della zona e di formare progressivamente il laghetto dai colori magici che possiamo vedere oggi. Il lago, quindi, non è composto di bauxite ma è un deposito d’acqua che si è formato all’interno di una cava di bauxite.
La particolare colorazione altro non è che il risultato di residui minerali, dunque perfettamente spiegabile dal punto di vista scientifico. Non per questo, tuttavia, meno affascinante e d’effetto, come dimostra il continuo afflusso di turisti che si concedono questa interessante deviazione rispetto alle spiagge salentine.
Vogliamo raccontarti un’altra curiosità legata al laghetto di bauxite: la terra rossa che lo circonda viene oggi prelevata e utilizzata per produrre colori adoperati per la realizzazione di manufatti artigianali locali. Una pratica che consente un riciclo super green, nel pieno rispetto della natura.
Come arrivare al laghetto di bauxite
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La fama turistica del laghetto di bauxite del Salento è ormai consolidata già da qualche anno, eppure è uno di quei luoghi che difficilmente si trovano indicati nelle guide turistiche della Puglia. Non è particolarmente difficile neanche raggiungerlo, eppure non è segnalato in modo puntuale da cartelli stradali.
Se è venuta voglia anche a te di farci un salto, considera che non puoi arrivare in macchina negli immediati pressi del laghetto ma che dovrai lasciare la macchina a poche centinaia di metri e proseguire a piedi.
Ecco perchè ti consigliamo un abbigliamento comodo, senza tuttavia rinunciare allo stile. Specialmente se scegli di visitare questo speciale posto del Salento in estate, opta per un paio di shorts in jeans e un cropped top che richiami il rosso dell’ambiente circostante. Una borsa a tracolla dai toni naturali e, per completare il perfetto look per visitare il laghetto di bauxite, scarpe comode. Magari delle sneakers bianche con plateau, confortevoli e così di tendenza che i principali marchi non potevano non proporle nelle loro collezioni.
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Da Otranto è necessario prendete la SP 369 (strada per laghi Alimini, Santa Maria di Leuca, San Cataldo, Maglie Lecce). Da subito noterai che la terra comincia ad assumere un colore rossastro, segno che ti indica che stai andando nella giusta direzione.
Prosegui dritto fino a Santa Cesarea Terme e prendi poi l’uscita sulla sinistra.
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