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I sabotiers, quando la Valle d’Aosta dei sabot diventa una piccola Olanda

I sabotiers, quando la Valle d’Aosta dei sabot diventa una piccola Olanda

I sabot sono scarpe che sopravvivono al trascorrere del tempo e all’alternarsi delle mode. Non sono però in molti a sapere che puoi trovare i sabot originali con tutta la loro storia facendo un salto… in Valle d’Aosta.

Nell’immaginario collettivo i sabot sono immediatamente associati all’Olanda, insieme ad altri simboli del paese nordeuropeo come i mulini a vento e le infinite distese di tulipani.  

Se pensavi di dover arrivare almeno fino ad Amsterdam per saperne di più sui sabot, sappi che il viaggio potrebbe essere molto più breve. E terminare in Valle d’Aosta, la minuscola regione ai confini d’Italia dove l’antica arte di fare i tradizionali zoccoli in legno resta saldamente ancorata alle pendici del Monte Rosa 

I sabot in Valle d’Aosta tra praticità e tradizione 

I caratteristici zoccoli in legno sono oggi un simbolo della tradizione artigianale valdostana, e in particolare della zona della Val d’Ayas.

Nacquero moltissimi anni fa per motivi di ordine pratico, per la necessità di avere delle calzature da lavoro adeguate al territorio. Dovevano essere robuste e comode al tempo stesso, e in inverno calde e asciutte per consentire agli abitanti della valle di lavorare anche con fango e pioggia. 

Uomini, donne, bambini: tutti, nella Val d’Ayas, indossavano quella scarpa resistente, pratica e facile da sfilare. I modelli destinati alle donne avevano ad esempio forme più delicate e il tacco più alto; quelli per gli uomini erano massicci, pesanti e larghi per poter all’occorrenza essere imbottiti con la paglia e resi più comodi. I sabot per bambini erano invece dotati di lacci che venivano legati alla caviglia. 

Secondo alcune fonti i sabotiers di Ayas alla fine dell’Ottocento dovevano essere circa 400, per rispondere alla forte richiesta che c’era da parte di tutti gli abitanti della cittadina. Pare che un solo sabotier fosse in grado di realizzare anche 15 paia di sabot al giorno per far fronte alla domanda di zoccoli in legno!  

Sabot della Valle d’Aosta, dove acquistarli (e non solo) 

 

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Oggi le cose sono ben diverse: solo in Val d’Ayas le persone continuano tuttora ad indossare i sabot tradizionali, poiché le tipiche calzature in legno sono ormai destinate solo ad uso turistico e diventate souvenir privilegiati dai visitatori della Valle d’Aosta. Che restano spesso incantati nel vedere all’opera alcuni degli ultimi sabotiers rimasti, come Leandro Favre che opera nella frazione Champoluc di Ayas insieme al fratello. 

Ciò che resta indubbiamente viva è la storia dei sabot, che puoi toccare con mano in negozi storici ed approfondire in luoghi istituzionali che ne custodiscono la memoria.

 

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Esemplare il caso della Cooperativa “Li Tsacolé d’Ayas” che, in collaborazione con il Comune di Ayas, ha dato vita ad una mostra permanente dedicata ai sabot in Route E. Chanoux 10 ad Antagnod. Sempre ad Antagnod è d’obbligo un salto al negozio dell’Ivat, Institut Valdôtain de l’Artisanat typique che si trova in Rue de l’Eglise. Più di un luogo dove fare shopping tipico valdostano, è un vero e proprio punto di riferimento dell’artigianato tradizionale nato per volere dell’Amministrazione regionale. Qui puoi acquistare sabots artigianali originali, per portare a casa un souvenir d’eccellenza. 

Se sei particolarmente interessato all’argomento, ti invitiamo a visitare anche il MAV, il Museo dell’Artigianato Valdostano di Tradizione. Si trova a Fénis e ti aspetta tra le sale di Villa Montana con una ricca esposizione di foto, manufatti e sculture. La collezione è interamente dedicata al mondo dell’artigianato locale, e tra gli oggetti esposti non possono mancare i sabot valdostani. 

Come indossare i sabot oggi 

C’è chi li ama e chi li odia, ma quel che è certo è che i sabot vengono tirati fuori dai loro armadi dagli stilisti in modo puntuale e quasi prevedibile. Capita spesso di trovare in passerella versioni innovative e rivisitazioni inedite dei sabot, che si mostrano al pubblico riscuotendo sia dubbi che consensi. 

Dalle passerelle delle sfilate, è facile che i sabot scendano in strada e che siano parte integrante di outfit diversi e sorprendenti. I sabot si prestano, infatti, ad essere declinati nei modi più differenti, e le loro forme originariamente dure e squadrate si sono nel corso del tempo addolcite, snellite e fatte più sinuose.

Su Amazon ci sono alcuni modelli di mule, come vengono anche chiamati oggi, che faranno venire voglia proprio a tutte di fare un tentativo e azzardare con uno stile inusuale e di sicuro sorprendente.

Sabot donna eleganti

Sabot donna eleganti

Un classico sabot dallo stile seducente, bicolore in finto camoscio, con tacco medio e suola imbottita. Il tacco misura circa 5,7 cm

28,74 EUR

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In questa maniera i sabot hanno fatto la loro comparsa ai piedi delle più rigide fashion victim, che ne hanno scelto modelli stilizzati, decorati da motivi geometrici e con tacchi di ogni foggia. 

 

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Noi li abbiamo amati particolarmente in abbinamento a gonne fantasia dal taglio ampio e a ruota. Le forme dritte e regolari dei sabot si contrappongono in modo armonico al movimento delle gonne di questo tipo, creando un contrasto di grande impatto.

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