Tradizionalmente realizzate in filigrana d’oro, le fedi sarde sono l’arcaico pegno d’amore delle coppie in Sardegna (e la loro storia è velata di romanticismo e leggenda).
Quando comparivano all’anulare sinistro delle donne dell’isola, le fedi sarde raccontavano l’inizio di una storia d’amore.
Questo monile, tipico della Sardegna e simbolo di usi e costumi di un tempo, vive nuova vita ancora oggi, anche grazie alle madri e alle nonne che li hanno lasciati in eredità alle proprie figlie.
Non è infatti inusuale trovare ragazze sarde che indossano questi anelli dalla texture finissima, molto probabilmente appartenuti già ad altre donne della famiglia.
Cosa sono, allora, le fedi sarde, e qual è la loro storia?
Fedi sarde, cosa sono
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La fede sarda è l’anello tipico della Sardegna, che in quanto tale fa spesso la sua comparsa anche come ornamento integrante dei tradizionali costumi sardi. Diventano infatti elemento immancabile negli abiti folkloristici delle zone di Siniscola, Tertenia, Aritzo, Ollolai, Ottana e altre.
Realizzata in origine in filigrana d’oro, è oggi disponibile in diverse varianti. Nelle vetrine delle gioiellerie sarde non è raro trovare fedi sarde in oro e fedi sarde argento, talvolta ulteriormente arricchite da pietre o coralli (magari corallo di Alghero). Sono variazioni sul tema che dimostrano come la loro produzione di questi antichi anelli in Sardegna sia tuttora attiva e vivace.
L’utilizzo di un materiale piuttosto che un altro contribuisce inoltre a stabilirne il valore e il prezzo. Se si vuole comprare una fede sarda originale, è bene sapere che il costo oscilla dai 20-25 euro per i modelli più semplici, arrivando anche a 300 euro per quelli più elaborati.
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AcquistaAl di là del valore economico, le fedi sarde sono cariche di valore simbolico ed emotivo. È questo il motivo per cui la tradizione vuole che si tramandino di madre in figlia, soprattutto in occasione di eventi importanti come il fidanzamento o la nascita di un figlio.
Fedi sarde, storie e leggende di un gioiellino dell’isola
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È molto antica l’usanza di regalare come dono d’amore la fede sarda alla propria sposa. Ed è un’usanza che affonda le sue radici nel mito e nella leggenda, che nasce dalle mani delle cosiddette janas sarde.
Le Janas sono le fate che, secondo la leggenda, in età prenuragica vivevano nelle parti più isolate e brulle della Sardegna.
Erano loro a produrre le fedi sarde intessendo un sottile filo d’oro. Una volta pronto, l’anellino veniva dato ad un innamorato in procinto di fare la proposta alla ragazza che amava.
L’anello veniva dunque regalato alla futura sposa con la benedizione di queste figure divine, diventando così simbolo di unione e amore eterno. Un significato romantico che le fedi sarde conservano ancora oggi.
Fedi sarde, campidanese & co.: tutte le tipologie
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Ogni zona della Sardegna ha la sua fede sarda tradizionale, anche se la versione classica risulta essere quella campidanese, quella che si produce nella parte meridionale della Sardegna. Oltre alle piccole sfere, che simboleggiano i chicchi del grano segni di prosperità e che sono comuni a tutte le tipologie di fede sarda, la campidanese si distingue per l’aggiunta di elementi caratteristici come le foglie laterali.
Interessante il dettaglio dell’apertura della fede sarda campidanese, che viene lasciata aperta per adattarsi nel tempo alle dita della donna che la indossa. Le dita della sposa potevano infatti allargarsi o restringersi, e questa particolare chiusura consentiva di adattarla in autonomia, senza la necessità di rivolgersi ad un orafo.
Oltre alla campidanese, altri tipi di fedi sarde sono la nuorese e l’ogliastrina. La prima reca un caratteristico motivo a nido d’ape ed è decorata con ragnetti e microsfere. La seconda presenta invece delle parti lucide: quella la centrale rappresenta il sole, quelle laterali i due quarti di luna.
