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Siracusa, sul mare della Sicilia tra spiagge e tesori barocchi

Siracusa, sul mare della Sicilia tra spiagge e tesori barocchi

Siracusa, nel sud della Sicilia, è un’autentica città-gioiello dell’isola. Crocevia di storie e culture diverse e lontane, che qui si sono incontrate lasciando le loro tracce ad un passo dal mare (che è bellissimo) 

Ha alle spalle quasi 3000 anni di storia, Siracusa. Centro siciliano che porta benissimo il passare degli anni e delle civiltà che l’hanno abitata e vissuta. Con la stessa eleganza porta anche i segni di eventi drammatici, da cui si è risollevata come un’araba fenice. 

Greci, Romani, Bizantini, Arabi, Normanni: non si contano le culture che sono passate per Siracusa, e che hanno lasciato un’eredità impossibile da trovare altrove. Teatri greci, rovine, castelli e chiese costituiscono il patrimonio culturale siracusano per certi versi unico. 

 

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Le stratificazioni storiche, i diversi passati di Siracusa convivono in un eterno presente e in perfetta armonia l’uno accanto all’altro. Insieme hanno dato vita ad una città tra le più bella Sicilia, che incontri percorrendo la costa orientale dell’isola. Una zona perfetta da visitare in ogni periodo dell’anno, ma soprattutto in estate perché ricca di spiagge e acque note per essere tra le migliori di tutta la Sicilia. 

Dalla storia alla natura, passando per mari da cartolina, il viaggio a Siracusa è davvero l’esperienza che dovresti fare almeno una volta. E in questo articolo vogliamo proprio spiegarti perché. 

Ortigia, il curioso caso della bella ‘isola nell’isola’ di Siracusa 

 

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Tra gli aspetti che rende Siracusa una tappa unica di ogni itinerario in Sicilia che si rispetti, è il suo essere sviluppata in parte sulla terraferma e in parte… su un’isola. Quella di Ortigia, per la precisione, il cuore di Siracusa che conserva la maggior parte dei suoi monumenti storici. Pur essendo nota come isola di Ortigia, in realtà proprio un’isola non è poiché è collegata alla terraferma dal Ponte Umbertino e dal Ponte Santa Lucia. 

L’isola di Ortigia, che i suoi poco più di 4000 abitanti chiamano U’ Scogghiu (‘lo scoglio’), è considerata tra le isole abitate più belle del mondo. Qui è infatti tutto un susseguirsi di templi, chiese, palazzi, fontane e luoghi del mito. Una vera esplosione di architetture barocche che si concentrano soprattutto in Piazza Duomo, sovrastata dalla mole della cattedrale di Siracusa. E pensare che fino a qualche secolo fa questo luogo doveva essere molto diverso da come lo vediamo oggi. 

Siracusa fu infatti vittima, alla fine del Seicento, di un terremoto così violento che rase al suolo la città eliminando tutte le architetture del passato. Dopo la tragedia la città venne interamente ricostruita nello stile dell’epoca, quello barocco, che possiamo ammirare oggi al massimo del suo splendore. 

Piazza Duomo di Ortigia è un quadro dove ogni elemento è rigorosamente barocco. Tra facciate e cortili, è uno dei complessi barocchi più belli d’Italia. Qui c’è una perfetta armonia tra costruzioni sacre e civili, idealmente coronate dalla celebre facciata del duomo che trovi rappresentata su ogni cartolina di Siracusa.

 

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Il Duomo di Siracusa, considerato la più alta espressione del barocco siracusano, sorge nello stesso luogo dove tutte le religioni passate avevano il proprio luogo culto. È stato infatti prima tempio jonico, poi siculo, dorico, Romano, moschea. Assume infine le sembianze di chiesa cristiana, la prima d’Europa in stile normanno. Già, perché se gli esterni sono evidentemente barocchi e ricchi, gli interni conservano elementi normanni che le conferiscono austerità e incutono rispetto reverenziale.  

Il Duomo è perfettamente integrato nella piazza omonima e con i palazzi circostanti, tra i quali merita un cenno a parte Palazzo Beneventano dal Bosco con il suo cortile a regola d’arte. Questa costruzione è degna di una visita non solo per la sua indiscutibile bellezza architettonica, ma anche per aver avuto tra le sue stanze degli ospiti illustri. Qui hanno infatti soggiornato figure rilevanti come re Ferdinando I delle Due Sicilie e l’ammiraglio inglese Nelson quando era impegnato nella sua lotta contro Napoleone. 

Non puoi lasciare Ortigia senza aver visto uno dei suoi simboli più famosi. La Fonte Aretusa, una sorgente d’acqua che forma un piccolo lago dove crescono gli unici papiri spontanei d’Europa.

 

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Una particolarità che rende la Fonte Aretusa (o Arethusa) un monumento tra i più particolari di Siracusa, ammaliante anche per la sua leggenda. Aretusa era infatti una ninfa greca amata da Alfeo, il quale non era però ricambiato. Alfeo chiese dunque ad Artemide di vendicarlo trasformando lei nella fonte di Ortigia e lui in fiume. Un modo sicuramente estremo per poter restare abbracciato alla sua ninfa per sempre. 

Siracusa, storie dalla Magna Grecia 

 

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Siracusa raggiunse il massimo del suo splendore nel periodo in cui appartenne alla Magna Grecia. Pare che, per bellezza ed importanza, fu addirittura rivale di Cartagine e Atene. Cicerone disse di lei che era la più grande e bella di tutte le città greche.  

Di questo glorioso passato restano a Siracusa numerose tracce, molte delle quali custodite nel Parco Archeologico della Neapolis. È una delle zone archeologiche più grandi del Mediterraneo, dove ammirare reperti che vanno dall’età del bronzo alla dominazione normanna. Un grande museo en plein air circondato dalla natura, autentico polmone verde. Una visita che consente di unire storia e cultura al piacere di un soggiorno super green 

Il parco è disseminato di latomie, enormi fessure scavate nella roccia risultato dell’antica attività di estrazione delle pietre, all’epoca utilizzate per le costruzioni. La più grande è la Latomia del Paradiso, al cui interno c’è il famoso Orecchio di Dionisio. È una latomia che vale davvero la pena visitare, così chiamata da Caravaggio per la sua forma di un grande padiglione auricolare. Non solo: il suo nome farebbe riferimento al curioso uso che secondo la leggenda ne faceva il tiranno di Siracusa Dionisio I. Pare che sfruttasse le straordinarie caratteristiche acustiche di questo luogo per ascoltare di nascosto e anche da molto lontano ciò che dicevano i prigionieri che vi teneva rinchiusi. 

 

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Percorrere le tracce della Magna Grecia a Siracusa vuol dire visitare luoghi UNESCO come il Tempio di Gerone, la Tomba di Archimede, l’Anfiteatro e soprattutto il Teatro Greco. Quest’ultimo ha conservato intatta la sua forma scolpita nella roccia, e ancora oggi ospita spettacoli e rappresentazioni teatrali. Proprio come in passato, quando poteva contenere migliaia di spettatori; pensa che proprio qui Eschilo rappresentò per la prima volta I Persiani e le Etnee 

 

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Termina la tua esperienza archeologica a Siracusa visitando il Museo Archeologico Paolo Orsi, dedicato all’archeologo che contribuì alla scoperta dei principali siti della città. Il museo è ospitato a Villa Landolina in un’area verde a due passi dal Parco Archeologico Neapolis, e accoglie i visitatori con un percorso che parte dal paleolitico e arriva fino all’epoca greco-romana.  

Naturalmente Siracusa: mare, spiagge e riserve 

 

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Grazie alle temperature sempre miti e alle acque che si mostrano limpide anche fuori stagione, la tentazione di fare un bagno a Siracusa è sempre molto forte. Ci sono alcune spiagge cittadine facili da raggiungere che possono soddisfare ogni tua voglia; dal lungomare di Ortigia basta scendere qualche gradino per arrivare a due passi dal mare.  

Se sei a Siracusa in estate e vuoi provare spiagge più grandi e acque ancora più belle, in un raggio di non oltre 20-25 chilometri potrai trovarne di fantastiche. Circa una quindicina di chilometri, infatti, separa Siracusa dalla frazione di Fontane Bianche dove ti attende la spiaggia omonima. Non è una spiaggia come tante, e se qualche anno fa “Il Sole 24 Ore” l’ha definita “Tropici del Mediterraneo” ci sarà un motivo. Mare cristallino e sabbia chiara che si estende per circa un chilometro e mezzo, offre sia spiaggia libera che attrezzata. In alcuni punti la spiaggia si fa anche rocciosa, ideale se non ami troppo la sabbia sotto i piedi.  

 

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Un post condiviso da Silvia Ventanni (@silvia20anni)

A meno di dieci chilometri, bellissime sia la Spiaggia dell’Arenella che quella di Fanusa. Entrambe prendono il nome dalle contrade in cui si trovano, e si trovano a 8-10 chilometri da Siracusa. 

Entro i 20 chilometri di distanza incontrerai invece le spiagge di Avola. In ogni punto del litorale sarai accolto da spiagge incredibili, come la Spiaggia della Gallina. Ne varrà veramente la pena! 

Non temi di andare un po’ all’avventura e di immergerti anche nel verde delle riserve siciliane? E allora il consiglio è quello di raggiungere le riserve naturali più vicine a Siracusa, prima tra tutte la Riserva di Vendicari. 15000 ettari di superficie per una delle oasi più belle d’Europa. Un tripudio di piante della macchia mediterranea come ginepri, lentischi e salicornia, e di spiaggette dislocate lungo ben 13 chilometri di costa dall’aspetto incontaminato. 

Da non perdere la Riserva naturale Cavagrande del Cassabile, sviluppata intorno ad un canyon naturale. Qui tutto è attraversato dall’acqua, che ha nel tempo formato ruscelli e pozzette dove è possibile anche fare il bagno. Immersi nel verde di folti boschi che ti consentono anche di trovare un po’ di refrigerio dalla caldissima estate siciliana. 

A poca distanza da Fontane Bianche troverai inoltre l’Area Marina Protetta del Plemmirio. Vera e propria oasi verde, incanta con i suoi paesaggi, le scogliere a picco sul mare e acque belle da non credere.  

 

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Per concludere l’esperienza immersiva nel verde del siracusano con un pizzico di storia, bisogna raggiungere la Riserva Naturale Fiume Ciane. Ciane in greco significa “azzurro”, proprio come il colore di questo piccolo fiume che arriva quasi fin dentro il porto di Siracusa dopo aver attraversato delle saline oggi non più attive. La particolarità del luogo sta nel fatto che lungo le rive del fiume cresce il papiro, lo stesso che nasce nel Delta del Nilo in Egitto.  

Dove andare di sera a Siracusa  

 

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Soprattutto in estate Siracusa è letteralmente presa d’assalto dai turisti, che di sera affollano le zone della sua movida. Passeggiando sul lungomare Alfeo incontrerai tantissime persone in attesa di iniziare la loro serata, e che affollano questo corso pedonale e scenografico che conduce fino al Castello Maniace. È uno dei monumenti più importanti e possenti di Siracusa, una rocca quadrata con torri cilindriche che si innalzano da ciascuno dei suoi quattro lati. Nel corso dei secoli ha avuto tantissime funzioni: ha ospitato re e regine siciliane, ma è stato anche prigione, polveriera e caserma dell’Esercito italiano.  

A vedere oggi il lungomare Alfeo di Siracusa quasi non si riesce ad immaginare che qui un tempo ci fossero solo case di pescatori. Oggi è infatti una zona piena di bar e ristoranti, alcuni a pochi metri dal mare e altri direttamente in spiaggia. Si riempiono soprattutto quando cala il sole, perchè questo è il lato di Siracusa da cui si vedono i tramonti più belli della città. Ecco perchè fare aperitivo qui è un must!

Troverai tantissimi posticini dove bere un bicchiere di vino o dove cenare anche tra i vicoletti di Ortigia e naturalmente in Piazza Duomo. Inutile dire che il colore luminoso dei palazzi e della pavimentazione, che in alcuni punti si accendono fino a tendere ad un caldo ocra al tramonto, ti consente di fare foto e stories che faranno esplodere i tuoi social! 

Una cornice così sontuosa non può che richiedere un look all’altezza. Del resto non è un caso che nel 2022 Dolce&Gabbana abbia scelto proprio Siracusa come set dell’esclusiva sfilata del marchio. Un evento che ha visto la partecipazione di star di Hollywood, dive del cinema, modelle e il meglio del jet set internazionale.

 

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Noi ci siamo ispirati a questo momento di alta moda per farci ispirare, e con un vestito dai motivi importanti non puoi sbagliare.

 

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Un post condiviso da Turismo Sicilia (@turismosicilia)

Avvolgiti in trame geometriche e dai colori accesi, sciogli i capelli e perditi tra i vicoli di Ortigia per vivere la magia unica di Siracusa.

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