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Sermoneta, il borgo medievale perfetto da visitare in primavera

Sermoneta, il borgo medievale perfetto da visitare in primavera

Perché visitare un borgo italiano in primavera? Perché i tanti borghi disseminati nel Belpaese sono luoghi dove la storia si sposa alla perfezione con la natura, e dove la bella stagione risveglia l’anima di antichi vicoli e piazze storiche.
È come se la natura stessa si fondesse con le antiche pietre che ricoprono le strade delle tante gemme nascoste d’Italia, creando un’unica, avvolgente melodia.
In primavera i borghi italiani si trasformano in quadri viventi dipinti con i colori dei fiori sbocciati e dell’azzurro del cielo. E diventano più che mai porte di accesso ad un mondo incantato di storia, natura e autenticità.
Uno dei migliori borghi da visitare in questo periodo dell’anno si trova a pochissima distanza da Roma. Sovrastato dalla mole del Castello Caetani e a due passi da un giardino tra i più preziosi d’Italia, Sermoneta è pronto a conquistarti in poche semplici mosse. Velocemente, ma irrimediabilmente.

Sermoneta, il borgo-castello

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Nel cuore della campagna laziale, tra dolci colline e uliveti secolari, il borgo di Sermoneta è un gioiello di rara bellezza. Con gli stretti vicoli e piazze in pietra, le mura medievali e il castello che imponente domina il panorama circostante, Sermoneta è un luogo dove sembra di tornare in un attimo indietro nel tempo.
Grazie alla sua posizione strategica lungo la via Appia e al patronato della potente famiglia Caetani, che qui stabilì la propria residenza, nel Medioevo Sermoneta raggiunse il suo massimo splendore. Ancora oggi, passeggiando per le sue strade strette e tortuose, si percepiscono tracce di un’epoca passata fatta di nobiltà, cavalieri e chissà, magari qualche appassionante intrigo di corte.

Castello Caetani, il signore di Sermoneta

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Uno dei simboli più emblematici di Sermoneta è senz’altro il Castello Caetani, imponente fortezza medievale che domina il borgo dall’alto di una collina. Costruito nel XIII secolo dalla famiglia Caetani, il castello è stato testimone di importanti eventi storici e ha ospitato illustri personaggi, tra cui papi, re e imperatori. Le sue imponenti mura e le torri conferiscono al castello un’aura di maestosità e di mistero, mentre all’interno si nascondono ambienti e sale di grande pregio.

Castello Caetani
Castello Caetani

Dalla sommità del mastio del castello è possibile godere di una vista panoramica mozzafiato sulla campagna laziale e sulle montagne circostanti. Dall’alto della rocca, lo spazio può spaziare anche su tutto il borgo sottostante, invitando il visitatore ad addentrarsi nel reticolo di stradine e viuzze che lo compongono e che nascono palazzi storici e chiese di pregio come la Chiesa di Santa Maria Assunta.
Sermoneta è anche il punto di partenza ideale per esplorare le bellezze naturali e storiche che si nascondono nei suoi immediati dintorni. Grazie alla sua posizione strategica, il borgo è vicino a numerose attrazioni turistiche, tra cui il Parco Naturale dei Monti Lepini, le antiche città di Cori e Norba, il Giardino di Ninfa e l’abbazia di Valvisciolo.

L’Abbazia di Valvisciolo

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La visita all’Abbazia di Valvisciolo è spesso abbinata a quella al borgo di Sermoneta, dato che si trovano a pochissima distanza l’una dall’altro.
Circondato da un’atmosfera di pace e tranquillità e dal verde delle colline, l’Abbazia di Valvisciolo è un tesoro dell’architettura medievale, che ad ogni visita incanta con la sua maestosità e la sua storia millenaria.
L’Abbazia di Valvisciolo ha origini antichissime, risalenti al XII secolo quando fu fondata dai monaci cistercensi. L’abbazia fu costruita in un luogo isolato e appartato, circondato da boschi e vigneti, ideale per la vita contemplativa dei monaci.

Abbazia di Valvisciolo
Abbazia di Valvisciolo

Nel corso dei secoli, l’abbazia subì numerosi restauri e ampliamenti, ma conservò intatta la sua bellezza e il suo fascino.
Una delle caratteristiche dell’Abbazia di Valvisciolo è senz’altro la sua architettura romanico-gotica, che si distingue per sobrietà ed eleganza. La facciata dell’abbazia, decorata con archi a sesto acuto e rosoni scolpiti, lascia senza fiato già solo se vista dall’esterno.
La chiesa dell’abbazia e il chiostro interno sono dei veri capolavori dell’architettura medievale, con colonne eleganti, archi slanciati e decorazioni che riescono ad essere sontuose pur nella sobrietà tipica dello stile romanico.

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