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Rosazza, il borgo misterioso del Piemonte

Rosazza, il borgo misterioso del Piemonte

Se non hai mai sentito parlare di Rosazza, allora non sai che è uno dei posti esoterici e intriganti d’Italia. La sua storia misteriosa inizia nell’Ottocento, e se ne trovano tracce ad ogni angolo ancora oggi 

Il nome di Rosazza evoca in un attimo riunioni segrete, piani massonici, riti velati di inquietudine e persino sedute spiritiche.

Intorno a questo minuscolo centro in provincia di Biella aleggia da moltissimo tempo un velo di mistero, che attira numerosi visitatori soprattutto in occasione della festa di Halloween.

Come mai una cittadina che conta meno di un centinaio di abitanti è considerata una vera ‘capitale del mistero’ in Italia? 

Federico Rosazza, la storia del borgo comincia da lui 

 

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Siamo in un luogo del Piemonte incantevole sotto il profilo naturalistico. Rosazza se ne sta morbidamente adagiata nel verde dell’alta Valle Cervo, vallata incuneata tra la Valle del Lys e la Valsesia, e protetta dalle cime delle Alpi Pennine. Uno scenario che, ad una prima occhiata, appare idilliaco e incontaminato. 

Eppure la vallata intorno e la cittadina stessa di Rosazza si tingono di colori oscuri e misteriosamente affascinanti con il ritorno a casa di Federico Rosazza. Chi è Federico Rosazza?

Federico Rosazza Pistolet era nato in questo paesino di montagna nei primi anni dell’Ottocento. Se ne era allontanato per studiare e lavorare a Genova, dove rimase a lungo. Decise di tornare nel suo paese natale dopo le tragiche morti della moglie e della figlia, giovanissima la prima e bambina la seconda.

Da quel momento, e ancor di più dopo essere stato nominato Senatore del Regno d’Italia allora appena nato, decise di dedicare la sua vita e il suo denaro alla sua cittadina.

 

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È a lui che si deve la costruzione di quasi tutti gli edifici di Rosazza e di strutture di rilievo, come la strada e la galleria che conducono da Rosazza al Santuario di Oropa attraverso il Colle della Colma. Un percorso che viene ampiamente usato ancora oggi per raggiungere il santuario, uno tra i maggiori luoghi d’interesse del Piemonte.  

Cosa lega Federico Rosazza ai misteri della cittadina? 

Il Rosazza era Gran Maestro Venerabile della massoneria biellese. In tutte le opere da lui fatte costruire sono infatti evidenti elementi strettamente legati al mondo della massoneria e dell’occulto.

Basta fare una passeggiata tra le strade del borgo per scorgere subito simboli dell’ordine massonico come rose, stelle a cinque punte e clessidre. 

Sui luoghi del mistero di Rosazza 

 

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Ogni palazzo ed edificio di Rosazza racconta storie di massonerie attraverso le sue architetture. Come il Palazzo Comunale, inconfondibile con la torre civica dalle merlature ghibelline, il colonnato in pietra e le sculture di cavalieri in armatura. Massiccia e luminosa, una scala di marmo bianco consente di raggiungere i piani superiori del palazzo. Qui sembra che si tenessero le riunioni segrete del Rosazza con i suoi amici e conoscenti massoni. 

Il tour esoterico continua e ci conduce verso il castello, residenza estiva del Senatore. Si tratta di un edificio di grande bellezza, anch’esso ricchissimo di riferimenti simbolici.

 

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Il Castello di Rosazza doveva infatti rispecchiare lo stile tipico degli edifici massonici. L’estetica massonica richiamava quella del passato, dell’antico e delle architetture andate in rovina. Ecco che fanno allora la loro comparsa mura appositamente invecchiate e colonne rese grezze. L’effetto finale è dare l’impressione di essere state appena ritrovate da uno scavo archeologico.  

Il castello è avvolto da un meraviglioso giardino a cui si accede attraverso un arco in pietra sbrecciata a regola d’arte. Il risultato è quello di un luogo che pare un mondo a parte, magico e affascinante. Attraversato da una vena di mistero e inquietudine che non manca di sorprendere i visitatori. 

Si ritrovano simbolismi esoterici anche negli edifici sacri di Rosazza. La Chiesa di Sant’Eusebio mostra motivi decorativi ‘profani’ come gli interni impreziositi da una suggestiva volta stellata che è un elemento tipico dei templi massonici.

 

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Nella volta celeste della chiesa di Rosazza si riconoscono le costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore, la Via Lattea e la Croce del Sud.  

Quello della chiesa di Rosazza è un caso decisamente unico nel suo genere. Pur essendo una chiesa cristiana a tutti gli effetti, presenta caratteristiche ambigue e misteriose. Oltre alla volta stellata, il tempio riporta altri simboli della massoneria come il pavimento a scacchi bianco e nero e la rosa incisa sulla cosiddetta Porta dei Giusti.

Interessante anche la presenza di una croce a svastica, per i massoni simbolo di fertilità. All’epoca era priva del significato negativo che ha invece oggi. 

Ultimi consigli per un viaggio da brivido a Rosazza 

Leggendo questo articolo ti è forse venuta voglia di fare un salto a Rosazza, magari in occasione di Halloween. E allora vogliamo darti qualche ultimo consiglio su altri posti misteriosi da non perdere a Rosazza.

Non puoi non fare tappa nel Cimitero Monumentale di Rosazza. Come il suo nome lascia intendere, è un monumento del borgo in piena regola.

Custode di opere d’arte, è accessibile attraverso un maestoso ponte di pietra a tre arcate. Accoglie con l’atmosfera tipica dei cimiteri monumentali: tanto macabra quanto irresistibile! 

Prima di abbandonare Rosazza, guarda con attenzione le sue fontane. Anch’esse per la maggior parte costruite per volere del senatore, sono molte e tutte diverse tra loro.

Alcune spiccano per bellezza, come la fontana della vita, ma ad accomunarle tutte le une alle altre c’è un aspetto ben preciso. La ridondanza di simboli massonici, poiché anche sulle fontane di Rosazza sono ben visibili la rosa e la stella a cinque punte. 

Hai definitivamente deciso di passare il tuo Halloween in Italia alla scoperta di Rosazza esoterica? A questo punto non ti resta che decidere cosa indossare per la tua visita.

Viste le atmosfere misteriose e inquietanti di Rosazza, potresti avere voglia di un outfit morbido, avvolgente e un po’… confortante.

 

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Un cardigan fluffy che ti abbraccia, un paio di pantaloni skinny per equilibrare i volumi e ai piedi degli stivaletti bianchi. Scarpe che ti consentano di completare l’abbigliamento in modo perfetto, ma anche di girare comodamente sia tra i vicoletti di Rosazza che nei prati enormi e rigogliosi nei suoi immediati dintorni.

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