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Piteglio, il borgo leggendario (e verde) della montagna pistoiese

Piteglio, il borgo leggendario (e verde) della montagna pistoiese

Arrivando a Piteglio ci si trova davanti ad un gioiello segreto della provincia di Pistoia. Intimo, raccolto e ricco di curiosità e tesori, Piteglio è la Toscana che non ti aspetti, e da cui sarai immediatamente conquistato

Incastonato tra le valli del Torbecchia e del Liesina, Piteglio è una piccola sentinella che dall’alto veglia la Val di Lima. È una frazione del comune di San Marcello Piteglio, in provincia di Pistoia e nel cuore della montagna pistoiese.

Un luogo dove sono ancora visibili le tracce dell’architettura da castello fortificato che doveva avere un tempo. L’anima antica di Piteglio emerge dalle case in pietra che si affacciano sulle strette viuzze di un centro storico in cui il tempo sembra essersi fermato.

Piteglio, cosa vedere nel borgo

 

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Passeggiando lentamente nel borgo di Piteglio, ci si trova quasi subito di fronte ai suoi principali luoghi di culto.

La Pieve della Santissima Annunziata è la chiesa più antica non solo di Piteglio ma di tutta la montagna pistoiese. Non a caso nota come pieve vecchia, pare sia stata fondata da Matilde di Canossa. I primi documenti sulla sua esistenza risalirebbero addirittura ai primi dell’anno Mille.

Continuando il percorso nel centro storico, ecco la Chiesa di Santa Maria Assunta svettare tra le case con il suo campanile di 30 metri, il più alto della montagna pistoiese. La forma squadrata del campanile lascia trapelare l’antica funzione di torre d’avvistamento che doveva ricoprire in epoca longobarda.

Perché vale la pena visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta? Perché non è solo un pregiato esempio di architettura sacra.

 

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La chiesa è anche teatro di una delle storie più amate, tipiche e raccontate di Piteglio, quella della Madonna del Latte. Il culto della Madonna del Latte a Piteglio è radicato e fortemente sentito.

A metà della navata della chiesa compare la cappella della Madonna del Latte, a cui si accede attraverso un arco in pietra riccamente decorato. Al centro della cappella, custodita sull’altare seicentesco all’interno di una grande struttura lignea, se ne sta la reliquia del prezioso liquido sacro.

Piteglio, escursioni nel verde 

 

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Piteglio rappresenta un’ottima scelta anche per i viaggiatori in cerca di un soggiorno green, per chi ama fare trekking e passeggiate nel verde scoprendo la bellezza naturale di questo angolo di Toscana.

È una delle tappe del cammino di San Bartolomeo, e i camminatori possono trovare ristoro presso la cosiddetta foresteria della Madonna del Latte. Dotata di 29 posti letto, è a disposizione dei pellegrini e non solo. La foresteria è pronta ad ospitare anche gruppi, famiglie, colonie di boy scout e chiunque desideri sperimentare un’esperienza di alloggio accogliente e calorosa.

Una tappa da non perdere a Piteglio è di certo il Sasso Castellano che si trova in paese, nella strada che conduce al pozzo levatoio del Cinquecento. Si tratta del reperto più antico del paese recante iscrizioni rupestri di ben tre epoche diverse (precristiane, romane e longobarde). È raggiungibile imboccando a destra l’antica strada che conduce in località Lolle, sul percorso che conduce da Migliorini a Piteglio.

Piteglio, un viaggio nei sapori

 

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La campagna di Piteglio nasconde dunque tesori storici dal valore inestimabile, ma ne regala anche altri più… gastronomici. È una terra generosa di prodotti prelibati come funghi e castagne, dunque meta perfetta per fare turismo gastronomico.

Se si decide di visitare Piteglio in autunno, il consiglio è di farlo in occasione della Festa della Castagna. Viene organizzata dalla Pro Loco solitamente alla fine di ottobre (22 ottobre è la data 2023).

La Festa della Farina Dolce è un altro appuntamento attesissimo del calendario di eventi di Piteglio. Si tiene tradizionalmente il giorno di Pasquetta, ed è un’autentica celebrazione di prodotti a base di farina nuova di castagne come castagnaccio, necci e frittelle dolci. Sui banchi allestiti in piazza non mancano però altre eccellenze della gastronomia locale come formaggi e miele.

Il buon cibo qui non si ferma neanche in estate. Agosto porta con sé la Festa di Saperi e Sapori (10 agosto data 2024), occasione durante la quale ogni aia del borgo offre un piatto tipico a comporre idealmente il menù di un pranzo completo.

Nell’aia Bandini si può ad esempio cominciare con gli antipasti, per passare ai tortelli al ragù dell’Aia del Campanile e a seguire con della carne alla brace preparata nell’Aia Grande. I golosi più irriducibili potrebbero chiudere in bellezza con assaggi di formaggi e miele in via del Balzo e una selezione di dolci in piazza. Sempre in piazza è previsto anche un ballo per divertirsi… e smaltire quanto mangiato!

Piteglio e la Madonna del Latte tra storia e leggenda

 

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Secondo la tradizione il latte della Madonna sarebbe stato portato da un crociato direttamente dalla Terrasanta. Da quel momento il suo culto avrebbe conosciuto una fortuna ininterrotta fino ai giorni nostri.

Esistono altre versioni delle vicende legate alla Madonna del Latte. Una delle più diffuse è quella che vede protagonista un cavaliere che passò per Piteglio con un’ampolla contenente proprio il latte della Madonna. Gli abitanti di Piteglio, che già nell’antichità erano molto devoti alla Madonna, gli chiesero di lasciare l’ampolla nella loro chiesa. Il cavaliere si rifiutò e, dato che gli veniva impedito di ripartire, cercò un modo per scappare portando con sé l’ampolla.

Il suo tentativo di fuga fu però smascherato dalle campane che, all’improvviso e all’unisono, iniziarono a suonare. Nell’impeto della corsa, il cavaliere cadde e ruppe l’ampolla versandone a terra il prezioso contenuto. Le persone di Piteglio cercarono subito di porre rimedio raccogliendo sassolini e foglie per recuperare il latte versato. Da quel momento il latte della Madonna è custodito nella Chiesa di Santa Maria Assunta.

Presso la chiesa si recavano le madri in procinto di partorire o le donne che avevano necessità di latte materno per nutrire i loro neonati, in attesa di ricevere un miracolo dalla Madonna del Latte.

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