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Offida, ecco perchè è una delle migliori cittadine medievali delle Marche

Offida, ecco perchè è una delle migliori cittadine medievali delle Marche

È la cittadina del famoso Carnevale di Offida, ma è anche culla di chiese, monumenti, tradizioni e gastronomia. Se cercavi un posto che ti conquistasse a prima vista, l’hai appena trovato (e ti aspetta nel cuore verde e accogliente delle Marche) 

In provincia di Ascoli Piceno e a metà strada tra la cittadina e l’Adriatico, Offida se ne sta dolcemente incastonata tra le colline marchigiane. A guardarla da lontano somiglia ad un acquerello dai colori variopinti, e una volta arrivati stupisce e conquista con un patrimonio ricchissimo di storia e tradizioni. 

Presa d’assalto da turisti e abitanti di borghi e cittadine dei dintorni in occasione del suo celebre Carnevale Storico, Offida è in realtà una meta da godere in ogni stagione dell’anno. E se leggi tutto l’articolo fino alla fine capirai perché, e avrai una piccola guida di viaggio da portare con te se ti sarà venuta voglia di partire. 

Cosa fare a Offida: esplorare tombolo e del merletto 

Il nostro tour non poteva che partire da uno dei luoghi ‘della moda’ di Offida. Il Museo del Merletto a Tombolo è il tempio di una forma di artigianato locale che nel tempo è diventata tradizione e al tempo stesso eccellenza del territorio. 

Questa tecnica di ricamo a Offida affonda le sue radici molto indietro nel tempo, nascendo oltre seicento anni fa e tramandandosi di madre in figlia, di nonna in nipote. Non è raro trovare le merlettaie di Offida al lavoro, soprattutto in posti della cittadina come Corso Serpente Aureo o Via del Merletto.

 

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A queste figure è peraltro dedicato un vero e  proprio monumento, la Fontana delle Merlettaie. 

Nel Museo del Merletto a Tombolo di Offida troverai tantissimi oggetti che raccontano un’arte lunga secoli attraverso gli attrezzi del lavoro, filati, corredi, gioielli e fotografie. Immortalato anche l’abito realizzato seguendo la tecnica offidana indossato da Naomi Campbell a Londra nel 1997.  

Se ti interessa l’argomento e vuoi approfondirlo, l’occasione perfetta è la Festa del Merletto che si tiene solitamente nel mese di luglio. Durante l’evento si organizzano laboratori, convegni e visite guidate alla scoperta di questa tecnica artigianale caratterizzata da gusto, precisione e pazienza. L’obiettivo è quello di far conoscere il merletto a tombolo offidano al maggior numero di persone, di fatto dandogli sempre nuova vita. 

Cosa vedere a Offida: le chiese 

 

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Che borgo sarebbe senza delle preziose chiese che ne raccontano la storia, silenziosi testimoni del suo lungo passato? 

A Offida le chiese non mancano: la prima che incontrerai è quasi sicuramente la Collegiata di Santa Maria Assunta, che con dolcezza domina la bella Piazza del Popolo 

Approfittane per guardarti intorno: Piazza del Popolo è uno splendido museo a cielo aperto impreziosito non solo dalla presenza della chiesa collegiata ma anche del pregiato Palazzo Comunale con il suo bel loggiato. 

Si prosegue verso la Chiesa di San Marco, che si trova proprio accanto al monastero francescano omonimo e che incombe sul visitatore con il suo stile romanico-gotico e i sontuosi interni barocchi. 

C’è poi l’ex convento di Sant’Agostino, che non passa inosservato per la presenza del suo bel campanile-torre col bulbo bizantino in cima e per il chiostro quadrato sui cui lati fa bella mostra di sé un complesso di colonne e archi a tutto sesto.  

È però uscendo dal centro storico di Offida che si arriva al suo maggiore e più iconico luogo di culto.

 

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La Chiesa di Santa Maria della Rocca non è solo un meraviglioso esempio di struttura medievale, ma lascia senza parole per la sua posizione. Se ne sta infatti circondata su tre lati da un complesso di profonde vallate e dirupi, sovrastata dalle tonde e verdeggianti colline marchigiane. Un vero spettacolo. 

Cosa vedere a Offida: i luoghi della cultura 

 

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Chi è alla ricerca di un soggiorno all’insegna di arte e cultura, a Offida di certo non rimane a bocca asciutta. Tanti i luoghi della cittadina in cui esplorarne il patrimonio storico e il bagaglio di tradizioni locali. 

All’interno di Palazzo De Castellotti-Pagnanelli sono allestiti (oltre al già citato Museo del Merletto a Tombolo) il Museo Archeologico Guglielmo Allevi, il Museo delle Tradizioni Popolari e la Pinacoteca Comunale con la notevole collezione di opere pittoriche.  

Interessanti e degni di nota i reperti delle Necropoli Picene di Offida e di Spinetoli custoditi dal Museo Archeologico intitolato al poeta, patriota, scrittore e archeologo Guglielmo Allevi che fu molto attivo a Offida. Curiosi e da scoprire gli oggetti conservati nel Museo delle Tradizioni Popolari, appartenenti alla quotidianità di un tempo: attrezzi agricoli, ricostruzioni di vecchie botteghe artigianali, elementi d’arredo e pezzi di abbigliamento. 

Scoprendo il Teatro Serpente Aureo di Offida

Tornando in Piazza del Popolo, al di sotto del loggiato del Palazzo Comunale si entra nel Teatro Serpente Aureo di Offida. Pur essendo stato costruito nei primi anni dell’Ottocento, è un teatro che mostra ai suoi ospiti elementi più spiccatamente settecenteschi, come la forma a ferro di cavallo che era appunto quella tipica dei teatri del XIII secolo. 

All’interno il teatro è un trionfo di estetica barocca: 4 statue delle Muse preparano idealmente la visita ad una sala di 50 palchi, un loggione e una platea, sormontata da una volta affrescata raffigurante Apollo, le Muse e otto medaglioni recanti personaggi illustri della lirica e della prosa. 

Il teatro ha di certo un nome curioso, che si spiega conoscendo una delle leggende offidane più note e raccontate, quella del serpente aureo di Offida. Si narra che gli offidani trovarono un serpente d’oro nascosto in una campagna, e che a lungo lo conservarono come un amuleto portafortuna. 

Cosa fare a Offida e quando andare: il Carnevale Storico di Offida 

Addio, Ninetta, addio, 

che l’armata se ne va, 

e se non partissi anch’io 

sarebbe una viltà. 

E se non partissi anch’io 

sarebbe una viltà. 

  

La spada e le pistole, 

lo schioppo l’ho con me, 

ed allo spuntar del sole 

io partirò da te. 

Ed allo spuntar del sole 

io partirò da te. 

  

Il sacco è preparato, 

e sull’omero mio sta. 

Sono uomo e son soldato, 

viva la libertà! 

Sono uomo e son soldato, 

viva la libertà! 

  

Ma non ti lascio sola, 

ma ti lascio un figlio ancor: 

sarà quei che ti consola, 

il figlio dell’amor. 

Sarà quei che ti consola, 

il figlio dell’amor. 

Quello che hai appena letto è l’inno del carnevale offidano Addio Ninetta Addio.

Offida, dettagli del Carnevale Storico

Il Carnevale Storico di Offida risale al Settecento, ed è uno dei più importanti carnevali non solo delle Marche ma di tutta Italia. Ogni anno tradizionalmente inizia il 17 gennaio (giorno di Sant’Antonio Abate) per terminare nel giorno delle Ceneri. 

È un appuntamento di grande richiamo, anticipato da manifestazioni che cominciano già un paio di settimane prima come la Domenica degli Amici. 

Sono tanti i momenti salienti del Carnevale di Offida, come i Veglionissimi al Teatro Serpente Aureo, la Mascherata dei Bambini e la fanfara delle congreghe, che hanno lo scopo di animare il paese coinvolgendo parenti e amici nella baldoria carnevalesca. 

(A proposito di baldoria: lo sai che nelle Marche c’è anche il borgo dei folli? Leggi il nostro articolo su Corinaldo).

Molto atteso l’appuntamento con lu bov fint, in dialetto il bue finto, una sorta di corrida pacifica che vede protagonista un bue di legno e ferro. Il finto animale viene prima portato in spalla da un paio di uomini per le vie del paese e poi lasciato nella piazza centrale alla mercè della folla.

Le persone per l’occasione indossano il guazzarò, la maschera tipica offidana che altro non è che una specie di semplice saio bianco un tempo utilizzata per i lavori in campagna. Così abbigliati si divertono a istigare il bue con urla, corse, schiamazzi che culminano nella sua (simbolica) uccisione e nella processione accompagnata dall’inno Addio Ninetta Addio. 

La sera del Martedì Grasso si tiene la processione dei Vlurd, termine dialettale che indica dei fasci di canne imbottiti di paglia.

Per l’occasione questi fasci vengono infiammati per essere infine lanciati in un grande falò allestito nella piazza centrale di Offida tra volute di fumo, scintille e canti. Il fuoco che si spegne lascia il posto al silenzio, simbolo della pace quaresimale. 

Offida, cosa indossare

A questo punto non ci resta che consigliarti il miglior modo di vestire per visitare Offida in lungo e in largo e per partecipare al suo Carnevale con stile.

Che ne dici di un abbigliamento comfy e chic? Ti basta un paio di jeans dal taglio regular e un cappottino sartoriale dal colore deciso per essere davvero perfetta. Magari in una bella variante rubino che sappia come farti emergere dalla folla!

 

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Un post condiviso da Giulia Sprecacè (@giuliasprecace)

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