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Mantova, la piccola perla del Rinascimento è la città d’arte ‘segreta’ da scoprire al più presto

Mantova, la piccola perla del Rinascimento è la città d’arte ‘segreta’ da scoprire al più presto

Solo chi c’è stato sa come mai sia considerata una delle cittadine più raffinate, di classe ed eleganti d’Italia.

Mantova, perla patrimonio UNESCO incastonata tra le anse del fiume Mincio (dove fiorisce il loto), è uno dei più importanti lasciti del Rinascimento in Italia e una delle culle della cultura italiana.

Mantova, la ‘capitale’ dei Gonzaga

 

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Mantova deve gran parte della sua bellezza e importanza storica alla famiglia Gonzaga, che governò la città per quasi quattro secoli dal Trecento al Settecento. Sotto il dominio dei Gonzaga, Mantova divenne un centro culturale e artistico di primo piano in Europa, polo di attrazione per artisti, architetti e letterati di fama internazionale.

L’età dell’oro di Mantova coincise con il Rinascimento, quando la città fu trasformata in una corte fastosa e raffinata, frequentata da personalità come Mantegna, Pisanello, Leon Battista Alberti e Giulio Romano. Questo periodo di splendore ha lasciato un’eredità straordinaria, che ancora oggi si può ammirare nelle strade, nei palazzi e nei monumenti della città.

Mantova è una città da vivere e scoprire, che non smette mai di stupire. Ogni angolo racconta una storia, ogni edificio nasconde un tesoro. Che si tratti di passeggiare lungo le rive del Mincio, esplorare i sontuosi palazzi dei Gonzaga o semplicemente sedersi in una piazza e osservare la vita che scorre, Mantova è una infinita possibilità di scoperta e di meraviglia.

Palazzo Ducale: Il cuore del potere dei Gonzaga

 

Il Palazzo Ducale è senza dubbio il simbolo più emblematico di Mantova e della potenza dei Gonzaga. Questo vasto complesso di edifici, che si estende su una superficie di oltre 34.000 metri quadrati, è uno dei più grandi d’Italia e ospita una straordinaria collezione di opere d’arte, affreschi e arredi d’epoca.

Il palazzo è una vera e propria città nella città, con cortili, giardini, chiese e sale di rappresentanza che si susseguono in un labirinto di bellezza e opulenza. Tra le stanze più famose spicca la Camera degli Sposi (o Camera Picta), affrescata da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474. Questo capolavoro del Rinascimento italiano rappresenta una delle più alte espressioni dell’arte pittorica dell’epoca, con il suo sorprendente utilizzo della prospettiva e la vivacità delle scene raffigurate.

Il Castello di San Giorgio, parte integrante del complesso del Palazzo Ducale, è un altro gioiello architettonico e tra le cose da vedere a Mantova assolutamente. Costruito alla fine del XIV secolo come fortezza difensiva, il castello divenne in seguito la residenza dei Gonzaga e fu arricchito con decorazioni e opere d’arte.

Palazzo Te, il trionfo del manierismo

 

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Ad ogni passo, e ad ogni palazzo, Mantova svela un nuovo tesoro. Palazzo Te è un capolavoro dell’architettura manierista progettato da Giulio Romano, allievo prediletto di Raffaello. Costruito tra il 1525 e il 1535 come luogo di svago per Federico II Gonzaga, è uno straordinario esempio di come l’incontro tra architettura e pittura possa dare vita a qualcosa di davvero incredibile.

La sala più celebre del Palazzo Te è la Sala dei Giganti, dove Giulio Romano ha creato un affresco monumentale che avvolge completamente il visitatore. Le pareti e il soffitto sono decorati con una scena mitologica che raffigura la caduta dei Giganti scagliati da Giove con i suoi fulmini. L’effetto immersivo di quest’opera è sorprendente: l’illusione ottica è talmente potente che si ha quasi l’impressione di essere parte della scena.

Il palazzo ospita anche altre sale magnificamente affrescate, come la Sala dei Cavalli, che celebra i cavalli preferiti di Federico II, e la Sala di Amore e Psiche, ispirata alla favola di Apuleio e decorata con scene erotiche che riflettono il gusto raffinato e libertino della corte mantovana.

Le chiese da visitare a Mantova

 

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Il Duomo di Mantova, intitolato a San Pietro, è un altro punto di riferimento della città. La cattedrale, che sorge dove un tempo doveva esserci un precedente luogo di culto, fu ricostruita e rimaneggiata più volte nel corso dei secoli, ma il suo aspetto attuale è principalmente frutto degli interventi rinascimentali e barocchi.

L’imponente facciata in marmo bianco, realizzata nel XVIII secolo, introduce a un interno solenne e maestoso, con cinque navate decorate da affreschi, sculture e opere d’arte. L’altare maggiore  un trionfo di marmi preziosi e dorature, mentre le cappelle laterali conservano dipinti di grande valore, tra cui opere di Correggio e di altri artisti locali.

In quanto ad importanza culturale e religiosa, non è da meno a Mantova la Basilica di Sant’Andrea Progettata da Leon Battista Alberti e costruita a partire dal 1472, la basilica è un esempio perfettamente riuscito di architettura rinascimentale, con la sua imponente facciata a timpano ispirata ai templi classici e il grandioso interno a navata unica.

All’interno della basilica si trova una delle reliquie più sacre della cristianità: una fiala che, secondo la tradizione, contiene il sangue di Cristo raccolto dal centurione Longino. Questa reliquia, che si dice sia stata portata a Mantova da Gerusalemme nel 37 d.C., è custodita nella cripta sotto l’altare maggiore e attira ogni anno migliaia di pellegrini.

La basilica è anche un importante centro d’arte, con affreschi e dipinti che raccontano episodi della vita di Cristo e dei santi. Tra le opere più notevoli vi è la Cappella di San Longino, decorata con affreschi attribuiti a Mantegna e alla sua scuola.

Piazza delle Erbe e Piazza Sordello, Mantova a cielo aperto

 

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Il centro storico di Mantova è un intricato labirinto di vicoli e piazze che si aprono all’improvviso su angoli di impareggiabile bellezza che fanno della città una vera e propria galleria a cielo aperto.

Piazza delle Erbe e Piazza Sordello sono i due cuori pulsanti della città, luoghi dove la storia si intreccia con la vita quotidiana dei mantovani.

Piazza delle Erbe è circondata da alcuni degli edifici più caratteristici della città, tra cui la Rotonda di San Lorenzo, la chiesa più antica di Mantova risalente al XI secolo, e la Torre dell’Orologio, l’imponente costruzione medievale che sovrasta la piazza e che ospita un orologio astronomico che segnala, oltre all’ora, le fasi lunari e il movimento dei pianeti.

Piazza Sordello è allo stesso modo uno spazio ampio e solenne, dove si tengono eventi culturali e manifestazioni durante tutto l’anno. Camminare in questa piazza, con i suoi edifici storici e la pavimentazione in ciottoli, è come fare un viaggio indietro nel tempo, all’epoca dei Gonzaga e delle loro fastose celebrazioni.

Il Teatro Bibiena, liriche settecentesche

 

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Tra i tesori meno conosciuti di Mantova, ma non per questo meno affascinanti, c’è il Teatro Bibiena.

Questo piccolo teatro, costruito nel 1767 su progetto dell’architetto Antonio Galli Bibiena, è una delle più belle espressioni del rococò italiano. Il teatro, con la sua caratteristica forma a campana, è decorato con stucchi dorati, affreschi e balconate che creano un’atmosfera intima e raffinata.

Nel 1770, appena inaugurato, ebbe l’onore di ospitare il concerto di quello che sarebbe poi diventato uno dei musicisti più famosi della storia: Mozart.

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