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Fontanellato, un viaggio nella cittadina della Rocca Sanvitale e del labirinto dei record

Fontanellato, un viaggio nella cittadina della Rocca Sanvitale e del labirinto dei record

Un pittoresco centro storico che ha conservato intatto il suo fascino medievale, strette strade lastricate, case con balconi fioriti e caffè all’aperto creano un’atmosfera accogliente e rilassata. Fontanellato è un piccolo gioiello incastonato nel cuore dell’Emilia Romagna, ed è una di quelle destinazioni che già al primo sguardo catturano l’anima e il cuore di chi ha la fortuna di visitarla.

Con poco più di 7.000 abitanti, questa deliziosa cittadina emiliana rappresenta una fuga perfetta per chi desidera immergersi nella storia, nell’arte e nelle autentiche tradizioni italiane.

Passeggiando per le sue strade si respira un’atmosfera d’altri tempi, e passo dopo passo si svelano allo sguardo cortili segreti, antiche residenze nobiliari e luoghi speciali che raccontano secoli di vita e di cultura.

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Fontanellato, ai piedi della Rocca Sanvitale

La visita di Fontanellato non può che partire da uno dei suoi monumenti più importanti ed emblematici. La cittadina pare idealmente distendersi ai piedi della maestosa Rocca Sanvitale, fortezza risalente al XIII secolo ancora oggi circondata da un suggestivo fossato pieno d’acqua. Perfetto esempio di architettura difensiva medievale, la Rocca Sanvitale di Fontanellato è anche uno scrigno di tesori artistici e storici dal valore inestimabile.

All’interno della Rocca, la Sala di Diana e Atteone è tutta impreziosita da un ciclo di affreschi del Parmigianino, maestro del manierismo italiano. Le scene rappresentano il mito di Diana e Atteone tratto dalle Metamorfosi di Ovidio. Con le figure allungate e i colori delicati che sembrano danzare sulle pareti, sono un capolavoro di eleganza e raffinatezza da cui emerge tutta la maestria del Parmigianino nel creare effetti di profondità e movimento.

La Rocca Sanvitale non è però solo arte. Durante la visita si ha l’opportunità di esplorare le stanze della fortezza, tra cui una straordinaria camera ottica, invenzione secentesca che permette di vedere all’esterno attraverso un ingegnoso sistema di specchi. Questo strumento, ancora perfettamente funzionante, era utilizzato dai signori per osservare discretamente ciò che avveniva fuori dal castello.

Museo della Rocca Sanvitale di Fontanellato

Accanto alla visita della Rocca, non si può perdere quella al Museo Rocca Sanvitale, ospitato all’interno dello stesso complesso. Questo museo offre un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso una collezione di arredi, opere d’arte e documenti che raccontano la storia della famiglia Sanvitale e della cittadina di Fontanellato.

Tra le sale espositive spiccano quelle dedicate agli antichi strumenti musicali e agli oggetti di uso quotidiano, che permettono di comprendere come si svolgeva la vita in una residenza nobiliare in epoca rinascimentale e barocca. Particolarmente suggestiva è la collezione di ritratti di famiglia, che testimoniano l’evoluzione che gli stili artistici e i gusti estetici hanno conosciuto attraverso i secoli.

Le chiese più belle da vedere a Fontanellato

 

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A pochi passi dalla Rocca si trova un altro luogo imperdibile di Fontanellato, edificio sacro del XVII secolo consdierato uno degli esempi più significativi di architettura religiosa barocca in Emilia Romagna. La facciata semplice e austera del Santuario della Beata Vergine del Rosario non lascia certo immaginare la ricchezza degli interni. Appena varcata la soglia, infatti, si viene avvolti da un senso di meraviglia e stupore. Le pareti e il soffitto sono riccamente decorati con stucchi, dorature e affreschi che raccontano scene della vita di Maria e di Cristo.

L’altare maggiore, in particolare, è un trionfo di marmi preziosi e sculture, e reca al centro quella statua della Beata Vergine che è oggetto di profonda devozione da parte dei fedeli. Il santuario è infatti anche un luogo di grande spiritualità e raccoglimento, dove fermarsi a riflettere e pregare, lontano dal frastuono della vita quotidiana.

Un altro luogo di culto di grande interesse è la Chiesa di Santa Croce, che sorge nei pressi del cimitero di Fontanellato. Questo edificio, molto più sobrio rispetto al Santuario della Beata Vergine, riesce comunque ad incantare con tutta l’austerità della sua architettura romanica.

Costruita nel XII secolo, la chiesa ha infatti una struttura semplice e massiccia, con una facciata in pietra e un campanile che si staglia imponente nel cielo. All’interno l’atmosfera è austera e solenne, con pochi elementi decorativi che però esaltano la bellezza essenziale dell’architettura, come i capitelli scolpiti del presbiterio e le tracce rimaste di quelli che dovevano essere splendidi affreschi medievali alle pareti.

Il Teatro Comunale, il piccolo gioiello culturale di Fontanellato

 

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Nonostante le sue ridotte dimensioni, Fontanellato vanta anche un prezioso Teatro Comunale. Costruito nel 1865 su progetto dell’architetto Luigi Arcioni, è un ottimo esemplare di teatro all’italiana; con la pianta a ferro di cavallo e i palchetti decorati, è un piccolo gioiello di architettura ottocentesca.

Entrare in questo teatro (piccolo per dimensioni ma grande per fascino) è come fare un salto indietro nel tempo. I velluti rossi, i legni intarsiati e le ricercate decorazioni evocano un’epoca in cui il teatro era il fulcro della vita sociale e culturale di una comunità.

Il Labirinto della Masone, il labirinto dei record 

Sebbene si trovi appena fuori dal centro abitato, non si può non menzionare – e, soprattutto, non si può non visitare – il Labirinto della Masone, una delle attrazioni più originali della zona. Questo immenso labirinto, realizzato interamente con piante di bambù, è il più grande del mondo nel suo genere.

Progettato dall’editore e designer Franco Maria Ricci, il Labirinto della Masone si estende su otto ettari di terreno, sui quali trovano posto percorsi intricati che si snodano e si intrecciano tra loro, all’ombra delle alte pareti di bambù. Al centro del labirinto si trova una piazza con una piramide, che ospita eventi culturali e mostre d’arte contemporanea.

L’esperienza di perdersi, per poi naturalmente ritrovarsi, in questo dedalo verde è unica nel suo genere, e lascia un ricordo che resta per sempre indelebile. Soprattutto se si immortala il momento in uno scatto e con il giusto abbigliamento.

A volte la semplicità di un capo abbinata alla stravaganza di un altro indumento riescono a creare una vera magia.

 

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Come nel caso di questo abbinamento tra una maglietta bianca basic e quasi sportiva con una gonna che è invece un trionfo di variopinta eleganza. Trovi un modello molto simile e di sicuro altrettanto versatile e di tendenza anche su Amazon.

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