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Corinaldo, il borgo dei folli e del Pozzo della Polenta è una favola marchigiana

Corinaldo, il borgo dei folli e del Pozzo della Polenta è una favola marchigiana

Circondato da sinuose colline che sembrano dipinte, Corinaldo è uno dei migliori borghi medievali da visitare nelle Marche. E ti spieghiamo perchè 

Tra i tanti borghi marchigiani a cui dedicare anche solo un weekend, Corinaldo è di certo uno dei più interessanti e ricchi di cose da fare e vedere. Una simile ricchezza si traduce negli importanti riconoscimenti che Corinaldo ha ottenuto nel corso del tempo. Il piccolo centro in provincia di Ancona è infatti uno dei Borghi più Belli d’Italia e Bandiera Arancione del Touring Club Italiano proprio per le sue numerose eccellenze. 

 

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È inoltre un borgo denso di curiosità, episodi folkloristici e leggende popolari che non fanno che accrescerne il fascino.  

Preparati a fare un viaggio sorprendente alla scoperta delle mille bellezze di Corinaldo, e a farti raccontare la curiosa vicenda del suo Pozzo della Polenta. 

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Lungo le mura di Corinaldo 

Con i loro 912 metri di lunghezza, le mura di Corinaldo sono tra le maggiori, più imponenti e meglio conservate dell’intera regione Marche.  

Furono costruite nel Medioevo per volere di Papa Urbano V con una funzione principalmente difensiva, e in effetti continuano a mostrarsi nel loro insieme come una invalicabile fortezza.  

La cinta di mura resiste quasi intatta al trascorrere dei secoli con il suo complesso di porte, baluardi, camminamenti di ronda, bastioni e torri possenti come Torre dello Scorticatore, Torre della Rotonda, Torre del Calcinaro e Torre del Mangano. 

È possibile accedere al centro storico di Corinaldo attraverso una delle tre antiche porte d’accesso (Porta di Santa Maria del Mercato, Porta Nova e Porta San Giovanni). Una volta dentro, il cuore del borgo marchigiano non aspetta altro che essere visitato, esplorato e ammirato passo dopo passo. 

Cosa vedere a Corinaldo tra chiese e palazzi signorili 

 

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Il borgo di Corinaldo è un piccolo, prezioso trionfo di architetture civili e religiose che ne raccontano la storia. Affacciati sulla Piazza del Cassero troverai due dei principali luoghi di culto locali, la Chiesa dell’Addolorata e la Chiesa del Suffragio. La prima si presenta con una veste barocca, elegante e impreziosita da arredi e decorazioni rococò, quasi in contrapposizione con l’aspetto invece semplice e lineare della seconda.

Allontanandosi di poco dalla piazza, un altro edificio religioso che cattura l’attenzione è sicuramente la duecentesca Collegiata di San Francesco, la cui sobria facciata nasconde interni ricchi di marmi policromi, pregiati altari in legno e diversi dipinti sacri. 

Non mancano dunque a Corinaldo preziose costruzioni religiose, a cui se ne affiancano altre civili altrettanto belle come il Palazzo del Municipio dal raffinato loggiato di gusto neoclassico. 

Molti dei principali luoghi di interesse di Corinaldo custodiscono le opere dell’artista Claudio Ridolfi, veneto di nascita ma corinaldese di adozione che qui visse fino al giorno della sua morte. A Claudio Ridolfi è peraltro intitolata la Pinacoteca Comunale all’interno dell’ex convento dei Padri Agostiniani. 

Corinaldo, sui luoghi di Santa Maria Goretti 

 

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Corinaldo è anche un importante luogo di pellegrinaggio poiché luogo di nascita di Santa Maria Goretti.  

Chi era Maria Goretti? Una bambina che venne uccisa per difendere la propria verginità, e che riuscì ugualmente a perdonare il suo aggressore in punto di morte. Una vicenda per cui Maria divenne santa a soli 11 anni.  

Maria Goretti nacque in una modesta casa distante poco meno di un chilometro dal centro cittadino, e che qui rimase fino all’età di sei anni quando con la famiglia si trasferì a Frosinone. La casa natale di Santa Maria Goretti si vede ancora oggi in località Pregiagna con l’umile struttura in mattoni, la stanza da pranzo, le camere, il telaio di Maria e le foto di famiglia. 

A Maria Goretti è anche intitolato un santuario che si trova nel cuore del borgo. 

Corinaldo, la Piaggia e il (leggendario) Pozzo della Polenta 

 

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Visitando Corinaldo ci si rende subito conto che anche una semplice passeggiata tra le stradine in pietra e le vecchie case in laterizio può diventare un’esperienza immersiva e un viaggio indietro nel tempo. Ci sono angoli e luoghi di Corinaldo che svelano ampiamente la sua anima medievale, e la più indicativa in tal senso è certamente la Piaggia.

Anche nota come Cento Scale, la Piaggia è lo scorcio più famoso e caratteristico di Corinaldo. Si tratta di una scalinata lunghissima che sale fino alla Piazza del Terreno, a metà della quale fa bella mostra di sé il cosiddetto Pozzo della Polenta, leggendario monumento corinaldese. 

Il nome del Pozzo della Polenta sembra venire da una storia singolare e molto famosa a Corinaldo. La vicenda narra di un vecchietto a cui cadde nel pozzo un pesante sacco di farina di granturco che, ormai stremato, portava in spalla lungo la salita della Piaggia. Una disattenzione a cui i compaesani posero però subito rimedio, invitandolo a vedere il lato positivo della situazione e ad approfittarne per preparare una polenta ‘record’ da mangiare tutti insieme. 

Corinaldo tra cultura e tradizioni 

 

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A Corinaldo non mancano inoltre luoghi e istituti dove approfondire la conoscenza del territorio sotto i più diversi punti di vista.  

Nella Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari all’interno del Palazzo Comunale è custodita una ricca collezione di ricostruzioni di armi, attrezzi e armature medievali. Della collezione fanno parte anche dei bellissimi abiti d’epoca realizzati dalle sartorie della zona, che vengono tirati fuori in un’occasione molto particolare di cui parleremo poco più avanti. 

Passeggiando lungo la centrale via del Corso e attraversando vicoli, campanili e dimore signorili del ’400, si arriva al Teatro Carlo Goldoni che è un vero tempio della cultura a Corinaldo. Colpisce per la sua pregiata architettura di ispirazione ottocentesca e per elementi di grande raffinatezza come il loggione balconato, il soffitto blu decorato con putti e motivi floreali e i 44 palchi disposti a ferro di cavallo. 

Quando andare a Corinaldo, gli eventi imperdibili 

 

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Il calendario di appuntamenti di Corinaldo è fitto di eventi, occasioni durante le quali il borgo indossa il suo vestito migliore e si prepara ad accogliere al meglio i suoi ospiti. Come per l’ormai famoso Corinaldo Jazz, rassegna di respiro internazionale che ad agosto porta nella campagna marchigiana musicisti provenienti da ogni parte del mondo. 

Se vuoi invece sapere come mai Corinaldo sia anche noto come il Borgo dei Folli, ti consigliamo di farci un salto ad aprile in occasione della Festa dei Folli. È una manifestazione molto divertente durante la quale assistere a concerti e spettacoli in un’atmosfera decisamente goliardica, senza rinunciare ad assaggi e degustazione di prodotti tipici del territorio. Per soddisfare la voglia di divertimento e, al tempo stesso, anche il palato! 

Per chi ama le atmosfere e le emozioni antiche, l’annuale rievocazione storica della Contesa del Pozzo della Polenta è uno dei più importanti e attesi eventi di Corinaldo. Si tiene nel mese di luglio e ogni anno fa rivivere la battaglia del 1517 tra i corinaldesi e l’esercito del ducato di Urbino Francesco Maria I della Rovere. Furono i corinaldesi a riportare la vittoria dopo un assedio durato più di venti giorni.  

Durante la Contesa del Pozzo della Polenta è possibile assistere a pali, giostre e gare tra le contrade del borgo. Non mancano sfilate in costumi d’epoca, proprio quelli di cui ti abbiamo parlato e che sono gelosamente custoditi nella Sala del Costume e delle Tradizioni Popolari del Palazzo Comunale. 

Non puoi essere da meno, allora, in fatto di look! E con questo vestito lungo, morbido e dai colori tenui difficilmente potrai sbagliare e passare inosservata.

 

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