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Civita di Bagnoregio e Orvieto, un itinerario speciale tra Lazio e Umbria

Civita di Bagnoregio e Orvieto, un itinerario speciale tra Lazio e Umbria

Una nel Lazio, l’altra nell’Umbria, eppure sono pochissimi i chilometri che le separano. Civita di Bagnoregio e Orvieto sono due perle del centro Italia, e perfette da abbinare per dare un tocco di splendore medievale al tuo prossimo weekend

Entrambe perfettamente conservate nelle loro architetture medievali, entrambe in una posizione geografica di confine che ne ha determinato storia e cultura. Tradizioni, saperi, sapori provenienti dal Lazio e dall’Umbria, infatti, a Civita di Bagnoregio e Orvieto si incontrano e si fondono in perfetta armonia, dando vita ad un complesso mosaico di bellezza e attrazioni. Se sono considerate all’unanimità tra i piccoli gioielli italiani assolutamente da vedere è (anche) perchè ciascuna è caratterizzata da particolarità che le rendono uniche nel loro genere.  

Civita di Bagnoregio, la città che muore 

La chiamano ‘la città che muore’, si trova nel Lazio ed è uno dei borghi più originali e inconfondibili da visitare in Italia. Di quei posti belli da sembrare finti, che però esistono davvero e aspettano solo di essere ammirati in tutto il loro splendore. 

 

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Sospeso su una rupe tufacea che sembra destinata a sgretolarsi fino a scomparire, è raggiungibile solo percorrendo il suo celebre ponte sospeso. Il ponte è il simbolo indiscusso di Bagnoregio, costruzione mastodontica e spettacolare che troverai in ogni foto del borgo. Spesso attraversato da potenti raffiche di vento, che è peraltro parte integrante del suo fascino, camminando lungo il ponte sospeso di Civita di Bagnoregio ti ritroverai circondato da un panorama mozzafiato. Profonde vallate e calanchi tutt’intorno che proteggono a loro modo questo centro storico unico nel suo genere e carico di fascino. 

 

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All’arrivo sarai accolto da un luogo fermo nel tempo. Un trionfo medievale di vicoletti e piazzette in pietra che custodiscono piccoli tesori. Come la chiesa di San Donato, il principale luogo di culto di Civita di Bagnoregio. Una chiesa dalla struttura sobria e raffinata al tempo stesso, che si affaccia sulla piazza centrale del borgo che a sua volta accoglie ristorantini dove assaggiare piatti della cucina locale, locali dove prendere un aperitivo e negozietti. Nelle botteghe artigiane di Bagnoregio puoi acquistare caratteristici prodotti artigianali e souvenir da portare a casa come ricordo di questo posto incredibile. 

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Orvieto, un mondo di pietra 

Dista una manciata di chilometri da Civita di Bagnoregio, e secondo noi di postiesogni.it è un grande classico da abbinare alla visita della ‘città che muore’. Rispetto alla prima, Orvieto ha dimensioni decisamente più grandi e un maggior numero di attrazioni, luoghi da vedere ed esperienze da fare.
Riesci a vederla chiaramente già dall’autostrada se arrivi in macchina, maestosa e imponente. Posta sulla cima della sua Rupe, che se continui a leggere questo articolo capirai essere un suo luogo fondamentale.  

 

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Una volta arrivato verrai letteralmente abbracciato dall’atmosfera romantica e ferma nel tempo di una cittadina medievale tra le meglio conservate d’Italia. Il suo cuore è rappresentato dal magnifico Duomo dalla facciata variopinta che è tra i maggiori edifici di culto del centro Italia. Il duomo è peraltro la principale attrazione della cittadina, che sia dentro che fuori è capace di rapire i suoi visitatori. Intitolato a Santa Maria Assunta, il duomo di Orvieto è inconfondibile se visto da fuori con i suoi pregiati marmi policromi, e magico all’interno con la lunga navate e le alte colonne e pareti dal motivo bicolore. 

Intorno al Duomo di Orvieto si dipanano i vicoletti del centro storico, lungo i quali è un piacere passeggiare lasciandosi ammaliare dai suoi angoli incantati. È nel centro storico di Orvieto che troverai tanti negozietti dove comprare prodotti locali; se ami il vino non dimenticare di portare a casa un bianco di Orvieto, prodotto tipico d’eccellenza.  

Sempre nel centro storico trovano inoltre posto diversi ristorantini dal clima familiare e raccolto dove provare piatti del territorio. La cucina di Orvieto, come molte altre cose, racconta l’anima di confine di questa cittadina, profondamente umbra da un lato ma con commistioni del Lazio dall’altro. Ecco, dunque, che troverai piatti umbri e dall’influenza toscana come i pici all’aglione o secondi a base di carne di cinghiale. Accanto, nei menù trovi però anche la carbonara o la cacio e pepe. Un mix che, te lo possiamo assicurare, non potrai non apprezzare. 

 

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Ti abbiamo parlato della rupe, luogo dove la storia di Orvieto si fa viva e pulsante. È un vero e proprio mondo sotterraneo fatto di cunicoli scavati nella roccia di tufo, materiale resistente e malleabile al tempo stesso. Caratteristiche che sembrano descrivere anche l’anima di Orvieto, rustica ma con venature profondamente romantiche. 

La rupe di Orvieto è stata protagonista della storia della cittadina venendo utilizzata all’occorrenza nei modi più disparati, ad esempio come rifugio durante la seconda guerra mondiale. Ci sono moltissimi orari per fare delle visite guidate alla scoperta della rupe di Orvieto, ed è un ottimo modo di farsi raccontare la sua lunga storia e farsi svelare tutti i suoi segreti.
Una delle cose da non perdere prima di lasciare Orvieto? Il pozzo di San Patrizio, capolavoro di ingegneria che, nonostante il trascorrere del tempo, continua a lasciare senza fiato. Soprattutto grazie alla sua lunghissima scala elicoidale che sembra penetrare nel sottosuolo di Orvieto. Vista dall’alto ti farà provare un senso di vertigine, con i suoi scalini che superano di gran lunga il numero 100 e che si avvolgono l’uno sull’altro in un ‘abbraccio’ che dura da anni! 

 

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Ti consigliamo, infine, un look fresco ed elegante al tempo stesso da mettere in valigia prima di partire. Che ne dici di girare Orvieto e Civita di Bagnoregio con colori che ti illuminino e ti facciano brillare tra i loro pittoreschi vicoletti?

E allora noi abbiamo pensato ad una combinazione sempre vincente: un paio di pantaloni bianchi e una camicetta dal colore più acceso, magari proprio un bel verde smeraldo o un verde acido di tendenza.

 

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