Nel cuore pulsante dei Castelli Romani, dove la storia si mescola con la bellezza paesaggistica e i sapori unici della tradizione, Nemi accoglie i visitatori con il suo aspetto da borgo incantato. Sospeso tra il verde delle colline e il blu del cielo, questo piccolo paradiso a pochissimi chilometri da Roma è uno di quei luoghi dove ogni angolo racconta una storia, e dove ogni passo conduce verso scoperte nuove ed emozionanti.
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La fragola di Nemi
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Un tesoro dal dolce succo che in questo paesino alle porte della Capitale si trasforma in una vera e propria festa per i sensi. Specialmente quando la primavera si avvicina e il profumo delle fragole invade l’aria.
Il loro gusto eccezionale e la qualità che le caratterizza fanno delle fragoline di Nemi (PAT del Lazio) uno dei principali motivi per cui questo borgo è letteralmente preso d’assalto. I romani nel weekend scelgono spessissimo Nemi per le proprie gite fuori porta, ma non mancano visitatori provenienti anche da più lontano apposta per assaggiare la specialità del borgo.
A Nemi le fragole, rosse e dolcissime, sono declinate in tantissime forme: se ne trovano in torte e gelati, marmellate e cocktail, e sono protagoniste di quelle crostatine crema e fragola che sono ormai diventate simbolo della pasticceria nemorense.
E che possono essere gustate al massimo del loro sapore in occasione della Sagra delle Fragole, appuntamento tradizionale a Nemi che ogni anno dal 1922 si tiene la prima domenica di giugno. La Sagra delle Fragole è l’occasione per Nemi di celebrare e festeggiare il suo prodotto d’eccezione, prendendo per la gola i suoi ospiti e stupendoli con sapori speciali e spettacolari viste lago.
La leggenda delle fragoline di Nemi
Ad aumentare l’importanza che le fragoline rivestono nella cultura di Nemi è una leggenda che le vede protagoniste. Seconda questa storia, le fragoline nacquero dalle lacrime versate da Venere per la morte di Adone. Presero la forma di cuori rossi e, a partire da quel momento, vennero loro riconosciuti dei poteri incredibili, come quello di allontanare i serpenti nei boschi.
Nemi, cosa vedere nel borgo delle fragole
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Strette viuzze di ciottoli, profumo di fiori e le risate di chi Nemi la abita e vive tutti i giorni nella sua quotidianità. Nel borgo di Nemi il tempo sembra fermarsi, lasciando spazio ad un’atmosfera così magica che per un momento ci si potrebbe chiedere se si è svegli o se si sta sognando.
Ad oltre 500 metri di altezza, arrampicato su uno sperone di roccia affacciato sul lago omonimo, Nemi incanta e ammalia con un centro storico minuscolo, ma che culmina in straordinarie viste sul suo specchio d’acqua. Dopo una breve camminata tra le case del centro storico, ristorantini tipici e botteghe di prodotti enogastronomici, la passeggiata termina infatti in un impressionante belvedere sulla vallata circostante e sul lago di Nemi noto con il pittoresco nome di Terrazza degli Innamorati.
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Nemi non è però solo un semplice borgo. È una porta che, una volta attraversata, fa accedere ad un mondo di meraviglie tutto da svelare. Dalle antiche mura di Palazzo Ruspoli ai misteriosi resti di antiche navi romane, Nemi può vantare un patrimonio culturale di tutto rispetto. Riconosciuto anche dal Touring Club Italiano, che ha inserito Nemi nella lista dei suoi Borghi Bandiera Arancione.
Palazzo Ruspoli è uno dei maggiori monumenti di Nemi, imponente residenza nobiliare risalente al XVI secolo dalla sontuosa facciata e da interni eleganti e arricchiti di opere d’arte e arredi d’epoca.
Non lontano dal centro del borgo, il Museo delle Navi Romane è un sito straordinario decisamente da non perdere a Nemi. È il museo che ricostruisce le vicende di due antiche navi romane scoperte sul fondo del Lago di Nemi negli anni ’20.
Nemi e l’antica Roma
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Le barche romane di Caligola sono il fulcro di una leggenda che si intreccia con il potere e l’intrigo dell’antica Roma. Queste imponenti navi, lunghe 70 metri e larghe oltre 25, rappresentavano esempi di lusso e sfarzo senza precedenti.
Commissionate dall’imperatore Caligola, noto per il suo temperamento eccentrico e la sua megalomania, erano veri e propri palazzi galleggianti. La loro sorte fu però segnata dalla morte di Caligola e dall’ordine del Senato Romano, nemico dell’imperatore, di distruggere tutte le sue opere, navi comprese.
Seppellite sul fondo del lago per secoli, le navi di Caligola rimasero un enigma fino al loro recupero, che avvenne tra il 1928 e il 1932. La loro storia tragica non ebbe tuttavia fine: un incendio nel 1944 le distrusse completamente, lasciando solo il ricordo di quello che erano.
In fatto di storia romana, Nemi non è solo il luogo delle barche di Caligola. Qui si erge anche il tempio di Diana Aricina, un complesso religioso monumentale che testimonia l’importanza della città nell’antica Roma. Sebbene oggi gran parte delle sue rovine siano avvolte dalla vegetazione e dall’oblio, l’atmosfera suggestiva del tempio rimane intatta.