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La lingua di Procida è la cosa più dolce che mangerai durante il tuo soggiorno sull’isola

La lingua di Procida è la cosa più dolce che mangerai durante il tuo soggiorno sull’isola

Un’isola non solo bella, ma anche… golosa. La lingua di Procida è frutto di una storia che inizia negli anni Cinquanta e simbolo di una dolce vita tutta isolana (e tutta da vivere)

Le vetrine di ogni bar ne sono piene, perché la lingua di Procida è la specialità più riconoscibile dell’isola.

In questo piccolo mondo fatto di casette colorate che si specchiano sul mare, dalla seconda metà del Novecento la colazione ha tutto un altro sapore.

Com’è fatta la lingua di Procida

 

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La lingua di Procida è la prova che a volte le cose più semplici possono essere le più buone e quelle dalla migliore riuscita. Questi dolcetti altri non sono, infatti, che fragranti gusci di pasta sfoglia che racchiudono un cuore di crema al limone.

La tradizione vuole che i limoni siano rigorosamente procidani, dal momento che il limone di Procida è un prodotto d’eccellenza tra i migliori della Campania insieme a quelli di Amalfi e di Sorrento.

Ne esistono, tuttavia, diverse varianti nate per accontentare i tanti turisti che hanno cominciato ad affollare le strade di Procida dalla sua elezione a Capitale della Cultura 2022.

Nei bar dell’isola è dunque possibile trovare la lingua di Procida alla crema pasticciera o al cioccolato. La versione classica rimane però la preferita soprattutto degli isolani, che non riescono a resistere al profumo che la crema al limone sprigiona. Un aroma inconfondibile che inonda strade e vicoli del centro storico facendo venire l’acquolina in bocca e una gran voglia di addentarne un pezzo.

Storia e curiosità sulla lingua di Procida

Com’è nata la lingua di Procida, e come mai ha questo nome così particolare?

Pare che sia stata inventata dal pasticcere Pasquale Mazziotti, che da Napoli si trasferì a Procida negli anni ’50. In quegli anni aprì la sua pasticceria, e per farsi conoscere dalla clientela locale inventò e propose questa specialità al limone. Una mossa che si rivelò vincente dal momento che riscosse da subito un gran consenso, tanto che i procidani iniziarono pian piano a sostituire il cornetto a colazione con la sua lingua.

Il successo fu tale che il Bar Pasticceria Roma di Mazziotti divenne una delle pasticcerie più frequentate dell’isola. Ancora oggi rappresenta un conosciuto punto di ritrovo per tutti i golosi che vogliono gustare una buona lingua al limone.

E per quanto riguarda il nome?

La lingua di Procida è anche conosciuta anche come lingua di bue o lingua di suocera. Nel primo caso la sua forma ovale e allungata ricorderebbe quella della lingua dell’animale. Nel secondo, invece, si farebbe riferimento alla lingua della suocera che, nell’immaginario collettivo, tende ad intromettersi troppo nei rapporti tra moglie e marito.

Dove mangiare la lingua di Procida

 

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Servita rigorosamente calda, la lingua di Procida è un rito della colazione e non solo. Nei forni, bar e pasticcerie di Procida puoi trovarle sempre calde ad ogni ora del giorno, anche per fare una sostanziosa merenda o soddisfare un languorino serale durante una passeggiata nel centro storico.

Ci sono degli indirizzi da tenere a mente, locali dove andare per assaggiare le migliori lingue di Procida.

Il primo è quello del già citato Bar Roma, che si trova nel cuore dell’isola in uno dei punti più frequentati dove si trova anche il Bar Mazziotti. Imperdibile anche la lingua offerta dal Bar Capriccio nella zona del porto. La sua è una posizione strategica poiché si trova all’altezza degli imbarchi ed è dunque frequentatissimo da turisti e visitatori occasionali che vengono così accolti già all’arrivo dal dolce tipico procidano.

Dovunque tu scelga di assaggiarla, la lingua di Procida gustata sull’isola diventa molto più di un prodotto locale. Soprattutto se la assaggi fermandoti un attimo a gustarla circondato dal mare e dall’irresistibile atmosfera da borgo marinaro di Procida!

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