A Castelbuono la manna non piove dal cielo, ma sicuramente… dai frassini. Ecco perché questo piccolo centro delle Madonie è una golosissima capitale del gusto in Sicilia
A meno di un centinaio di chilometri da Palermo, Castelbuono è la scelta ideale per chi è alla ricerca di un viaggio che sia anche un’esperienza immersiva nella ricchezza della Sicilia.
Adagiata su una collina a circa 400 metri d’altezza e circondata dai generosi boschi del Parco delle Madonie, Castelbuono offre ai suoi ospiti innumerevoli bellezze. E, soprattutto, li prende per la gola con quei dolci alla manna che da tempo fanno venire l’acquolina in bocca ai golosi di tutto il mondo.
Castelbuono e i dolci alla manna
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La manna è un dolcificante naturale che si estrae dalla corteccia dei frassini, abbondanti nei boschi che popolano i dintorni di Castelbuono. La zona di Castelbuono e della vicina Pollina restano dei piccoli baluardi della manna siciliana. Se un tempo, infatti, in tutta la Sicilia nord occidentale c’erano migliaia di ettari di frassineti, oggi alla produzione di manna ne sono destinati poco più di 200-250 concentrati in questo territorio della provincia di Palermo.
Ecco perchè la manna delle Madonie è Presidio Slow Food, prodotto d’eccellenza da tutelare, custodire e conservare.
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Questa dolcezza che viene dalla natura è ampiamente utilizzata nella preparazione di dolci, che abbondano nelle vetrine e nei banchi delle pasticcerie di Castelbuono. Oltre a dare a torte, ciambelle e biscotti un sapore inconfondibile e particolare, la manna possiede anche delle notevoli proprietà. Il ridotto contenuto di glucosio e fruttosio permette anche a chi è a dieta o ha necessità di contenere il consumo di zuccheri di concedersi un momento di dolcezza.
L’utilizzo della manna è dunque strettamente legato alla produzione dolciaria. A Castelbuono in piccole quantità viene però adoperata anche per preparazioni salate, dato che favorisce una corretta e più veloce lievitazione e consente di ottenere panificati morbidi e digeribili.
Castelbuono, assaggi di manna al Bar Fiasconaro
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Il centro storico di Castelbuono è pieno di pasticcerie dove assaggiare le specialità alla manna. I locals, però, di sicuro indirizzeranno i turisti all’Extra Bar, che loro chiamano semplicemente Bar Fiasconaro e che rappresenta una vera istituzione a Castelbuono.
La storia della famiglia Fiasconaro in pasticceria comincia negli anni Cinquanta, e continua ancora oggi con le prelibatezze che qui vengono prodotte. Accanto a cassatine e cannoli che sono punti di forza della pasticceria siciliana, nel Bar Fiasconaro se ne stanno sempre in bella mostra dei dolci che di siciliano sembrerebbero avere ben poco.
Il fiore all’occhiello del Bar Fiasconaro, infatti, sarebbe un dolce che la tradizione lega alla Lombardia, ma che in quest’angolo delle Madonie raggiunge livelli di eccellenza. Consigliatissimo un assaggio del celebre panettone alla manna Fiasconaro che puoi mangiare tutto l’anno e non solo in occasione del Natale come succede nel resto d’Italia.
Castelbuono, cosa vedere nella città della manna
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Se la manna ti ha attirato a Castelbuono, saranno le sue innumerevoli bellezze storiche, artistiche e culturali a farti venire voglia di restare. Sono tanti i monumenti e i luoghi di interesse di Castelbuono, che non è a caso considerata tra le più pregiate cittadine medievali della Sicilia.
Castelbuono incanta con la sua semplicità tutta siciliana. Una semplicità che si raccoglie intorno alla centrale Piazza Margherita su cui affacciano la chiesa Matrice Vecchia intitolata all’Assunta e l’ottocentesca Matrice Nuova. Molto bella la vicina fontana della Venere Ciprigiana, fontana storica la cui prima costruzione risale al Rinascimento cinquecentesco.
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Tra stradine e vicoli silenziosi dove il tempo sembra essersi fermato, la passeggiata si snoda fino ad arrivare al castello di Castelbuono. Simbolo e principale monumento della cittadina, è imponente con le sue alte torri angolari quadrate che, in passato come oggi, sorvegliano placidamente l’abitato steso ai suoi piedi.
Non dimenticare di fare un salto alla Cappella di Sant’Anna che si trova all’interno del castello. È la cappella che, tra stucchi a regola d’arte e preziose decorazioni, da sempre conserva gelosamente i resti della patrona della città.