5(+) buoni motivi per

5 buoni motivi per visitare Cortona e i suoi dintorni

5 buoni motivi per visitare Cortona e i suoi dintorni

Sono molte le cose da fare e da vedere rimanendo nel centro storico di Cortona, ma ti assicuriamo che anche al di fuori ne troverai tante altre che ti lasceranno di stucco. Soprattutto queste 5

Cortona, nella zona meridionale della Toscana e in provincia di Arezzo, è tra le migliori mete di viaggio da scoprire in questa regione.

Ti abbiamo già parlato di Cortona, terrazza della Val di Chiana, e stavolta vogliamo invece raccontare dei gioielli che custodisce poco lontano dal suo centro storico a regola d’arte.

Complice la natura che la circonda, Cortona e il territorio circostante sono destinazione prediletta soprattutto in autunno, quando è possibile assistere al magico e romantico fenomeno del foliage. Tra foglie e prati che si colorano d’oro, è il momento dell’anno più indicato per andare alla scoperta di Cortona e dei suoi immediati dintorni.

A pochissima distanza da Cortona sorgono infatti luoghi e monumenti di grande bellezza, che rendono ancora più ricca la propria esperienza di viaggio.

Noi ne abbiamo selezionati 5, in una speciale selezione che ti invitiamo a vedere con i tuoi occhi al più presto!

1. Villa Bramasole, Cortona da leggere e da cinema

 

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Le ville di campagna immerse nel verde, protette da file di cipressi e pioppi e con vista sulle rotonde colline della Toscana, sono tra le immagini più iconiche di questa terra straordinaria. Sono le immagini che i turisti che vengono da lontano si aspettano di trovare al loro arrivo.

Villa Bramasole nei pressi di Cortona potrebbe facilmente soddisfare questo loro desiderio. Sui visitatori stranieri farebbe colpo proprio come ha fatto colpo sulla scrittrice americana Frances Mayes, che la scelse come residenza estiva in Italia.

 

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Forse senza sapere che la villa avrebbe ispirato un libro che sarebbe poi diventato un best seller e che avrebbe fatto successo anche nella sua trasposizione cinematografica.

Villa Bramasole è il punto di partenza del libro e poi del film Under the Tuscan Sun, Sotto il sole della Toscana. Un racconto che celebra una vita ideale all’italiana, fatta di paesaggi incantevoli, clima invidiabile, cibo buonissimo e una campagna dove trovare la pace.

Come arrivare in questo Eden? Con una passeggiata che parte dai giardini pubblici di Cortona Il Parterre della durata di circa trenta minuti.

2. Eremo Le Celle, a Cortona sui luoghi di San Francesco

È uno dei primi siti legati alla figura di San Francesco d’Assisi, posto caratterizzato da una profonda solitudine e spiritualità che ne fanno anche un’importante meta di pellegrinaggio.

L’Eremo de Le Celle è tra i maggiori luoghi francescani d’Italia, la cui antica storia è da ricercare molto indietro nel tempo. Bisogna tornare ai primi anni del Duecento, epoca in cui San Francesco era più che mai impegnato nel suo girovagare per predicare e diffondere la fede cristiana.

Pare che proprio nel 1211 si sarebbe trovato a Cortona, e che in quell’occasione abbia chiesto un posto dove potersi ritirare in preghiera.

Quel posto era proprio l’Eremo le Celle, che gli era stato dato da un giovane nobile di nome Guido Vagnottelli. Guido Vagnottelli sarebbe poi diventato quel Beato Guido compagno del Poverello di Assisi nelle prime fasi della sua predicazione.

 

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L’eremo sorge a soli cinque chilometri dal centro storico di Cortona, a 550 metri d’altitudine ai piedi del Monte Sant’Egidio. Da vedere la Cella di San Francesco, austera e ricavata nella roccia, la Chiesa di Sant’Antonio da Padova e la Cappellina della Santissima Trinità nella parte superiore dell’Oratorio.

San Francesco trovò nella cornice solitaria e aspra dell’eremo Le Celle terreno fertile per la sua meditazione. All’arrivo si viene in effetti accolti da uno scenario decisamente unico nel suo genere, da un eremo che sembra essere un tutt’uno con la natura. L’eremo Le Celle pare infatti seguire l’andamento della vallata e le imperfezioni del terreno che lo accoglie. Il risultato è quel connubio totale con la natura che probabilmente affascinò e conquistò anche San Francesco.

L’eremo è stato a lungo utilizzato per ospitare frati e novizi, anche se al suo interno se ne conta ora solo una manciata. Sono proprio i frati superstiti ad accogliere visitatori e pellegrini, anche quelli che desiderano pernottare in uno dei 40 posti letto disponibili.

3. Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio

 

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La Chiesa di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio si trova nell’omonima località Calcinaio di Cortona.

È un tempio della cristianità nato in un luogo teatro di eventi miracolosi avvenuti nel periodo di Pasqua del 1484. Secondo la tradizione, all’epoca un’immagine della Madonna col Bambino avrebbe cominciato a fare miracoli.

La Madonna era dipinta sulla parete di un calcinaio, cioè una vasca che serviva alla concia del cuoio.

 

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L’icona miracolosa è peraltro ancora visibile sull’altare maggiore, ed è uno dei principali motivi di attrazione della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

Vista la crescente devozione nei confronti della Madonna dipinta, la Corporazione dei Calzolai decise di costruire una chiesa in quel luogo miracoloso. Il progetto fu affidato all’architetto Francesco di Giorgio Martini, che ne fece un’opera grandiosa, dalle linee sobrie ed essenziali e recanti elementi e caratteristiche spiccatamente rinascimentali.

4. Cortona antica, l’area archeologica del Sodo

 

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A valle dell’abitato di Cortona, nella località omonima, il parco archeologico del Sodo è il luogo che meglio di altri racconta l’antichità del territorio attraverso tracce risalenti al periodo degli Etruschi e dei Romani.

Il Parco del Sodo conserva due dei tre ‘meloni’, nome con cui vengono chiamati i tumuli etruschi del sito. Segnano la pianura alla base della collina di Cortona e questo nome così evocativo fa riferimento alla forma tondeggiante che ricorda quella delle colline.

 

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Il tumulo I del Sodo è il più grande e monumentale, e nella stessa area si trova anche il tumulo II. I due tumuli del Sodo differiscono per proprietà, dal momento che il primo appartiene allo Stato mentre l’altro è proprietà privata.

Il tumulo di Camucia si trova invece al di fuori di questa zona archeologica, ad un paio di chilometri di distanza, ed è visitabile solo su appuntamento.

I reperti provenienti dai tumuli sono conservati per la maggior parte presso il MAEC di Cortona, il Museo della civiltà Etrusca.

5. La Tanella di Pitagora, leggende che vengono da lontano

 

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Sempre nei dintorni di Cortona, c’è un altro posto da visitare per gli appassionati di archeologia. Che in questo caso si vena di leggenda e curiosità.

Mai sentito parlare della Tanella di Pitagora?

È il monumento etrusco più famoso di Cortona, conosciuta già nel Cinquecento stando a quanto scritto dal Giorgio Vasari. Il celebre storico, durante una sua visita, disse che si trattava della tomba di Archimede. A partire da quel momento, ha in qualche modo il via a tutta una serie di interpretazioni nate nei secoli successivi.

 

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Il nome di questo luogo così speciale è legato a quello di Pitagora per motivi molto particolari. Qualcuno credeva infatti che fosse la casa di Pitagora a Cortona. Perché? Forse a causa della somiglianza tra la parola Cortona e Croton, la città della Magna Grecia in cui il filosofo visse e operò a lungo.

Data la sua architettura di impianto ellenistico, secondo altri sarebbe addirittura la tomba dell’eroe greco Ulisse.

Sono teorie che contribuiscono ad accrescere il fascino di un posto in cui la storia antica si fa spettacolo. Ancora di più perchè immersa in una suggestiva cornice di cipressi che fanno subito… stile toscano!

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