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5 buoni motivi per scoprire quali sono le ville venete più belle

5 buoni motivi per scoprire quali sono le ville venete più belle

Ne abbiamo scelte 5, ma le ville che punteggiano il paesaggio venete sono in realtà molte di più, e ognuna a proprio modo unica e dal fascino irripetibile. Scopri la nostra selezione delle ville venete da non perdere per regalarti un viaggio da sogno tra labirinti incantati, stanze affrescate e atmosfere d’altri tempi a cui è impossibile resistere

Sono dei veri e proprio marchi di fabbrica del Veneto, protagonista indiscusse di tanti itinerari diversi ma tutti accomunati da bellezza e splendore architettonico. Dislocate su dolci versanti collinari o circondate dal verde della campagna, le ville venete sono tra i maggiori e più pregiati esempi di architettura nobiliare d’Italia, e fiore all’occhiello del turismo e della cultura del Veneto. 

Pensa che ad oggi se ne contano oltre quattromila! 

Ville venete, la nascita di un mito 

 

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La storia delle ville venete inizia intorno al XV secolo, quando vennero costruite le prime dimore nobiliari che dovevano ospitare le facoltose famiglie dell’aristocrazia veneziana. I ricchi veneziani, infatti, cominciarono a desiderare luoghi lontani dalla città dove concedersi dei momenti all’insegna del benessere e del contatto con la natura. Qualcosa di simile era successo in precedenza anche con la costruzione delle ville romane o di quelle medicee toscane. Da queste ultime, però, le ville venete differiscono proprio per la filosofia che sta alla loro base. Le ville venete non erano solo luoghi di svago, ma anche centri di studio e lavoro. In alcuni casi persino aziende agricole a tutti gli effetti da vivere con operosità.  

Il risultato di questo lavoro andato avanti per anni e anni è ancora oggi ben visibile ai visitatori, che si trovano davanti a costruzioni che sembrano uscite da una favola d’altri tempi. Luoghi unici e dalla spiccata raffinatezza, tra le cui eleganti sale decorate sembra ancora di sentir risuonare le note di un pianoforte e di vedere giovani dame ballare insieme ai propri accompagnatori.  

Diventate parte integrante del paesaggio rurale veneto, le ville venete sono state nel tempo adibite agli usi più diversi. Alcune, infatti, sono dei veri e propri musei dove rivivere i fasti e le vicende del passato. Altre sono invece state convertite in strutture ricettive di livello. È infatti possibile soggiornare presso hotel e B&B aperti all’interno di alcune ville venete, oppure sceglierle come location d’eccezione per il proprio matrimonio o per celebrare in grande stile delle ricorrenze speciali. In questo modo le ville venete continuano a rivivere ogni giorno, accogliendo visitatori e ospiti da ogni dove con le loro preziose architetture e con angoli impressionanti. Come quelli offerti dai numerosi labirinti dei loro giardini storici 

Scopri la nostra ‘classifica’ delle 5 ville da non perdere in Veneto. 

  1. Villa Pisani

 

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La nostra selezione comincia con una tappa d’eccellenza, poiché Villa Pisani è probabilmente la più famosa e iconica delle ville venete. Siamo lungo la riviera del Brenta che storicamente costituisce la continuazione del Canal Grande di Venezia. Proprio per questo motivo, all’epoca della edificazione delle ville venete, rappresentava uno dei luoghi prediletti dalla nobiltà veneziana per ritirarsi nelle loro sfarzose residenze di campagna. Si trattava, infatti, di una zona verdissima e incontaminata ma pur sempre a due passi da Venezia, che consentiva loro di raggiungere velocemente la città per occuparsi di affari e relazioni pubbliche. 

È proprio nella magnifica cornice della riviera del Brenta che sorge la maestosa Villa Pisani, sorprendente sia dentro che fuori. All’arrivo si impone allo sguardo con la sua struttura grandiosa, che custodisce gelosamente oltre 100 stanze riccamente ammobiliate. Anche se degli arredi originali non è rimasto quasi nulla, si rimane ugualmente senza fiato di fronte ad ambienti come il salone da ballo a doppia altezza, reso inconfondibile dalla presenza del grandioso affresco Gloria di casa Pisani del Tiepolo. 

Oggi Villa Pisani è un museo nazionale che conserva opere del Settecento e Ottocento, e dunque meta d’elezione per ogni soggiorno culturale in Veneto. 

Uscendo da Villa Pisani, l’incanto continua nel parco che la circonda e che ospita le scuderie e, soprattutto, il suo celebre labirinto considerato tra i più belli d’Italia.  

  1. Villa ‘La Rotonda’

 

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Il suo vero nome è Villa Almerico Capra, ma tutti la conoscono come La Rotonda. Si trova a due passi dalla città di Vicenza, tanto vicina da essere facilmente raggiungibile sia in macchina che a piedi facendo una lunga passeggiata.

La Rotonda è una delle ville che maggiormente spicca per originalità e riconoscibilità. Si svela infatti agli occhi del visitatore possente e sovrastata da una grande cupola ispirata al Pantheon romano. Un’architettura che emerge tra il verde della campagna vicentina, e che dopo tanti anni ancora continua a raccontare la sua storia e i suoi segreti. Perché la Rotonda non è una villa come tante.

È considerata tra i capolavori più significativi del Palladio, che in questa zona del Veneto è stato artista fertile e geniale e che l’ha realizzata nel pieno della sua maturità artistica. Il Palladio ha così dato vita ad una vera icona architettonica, che nel tempo ha ispirato tantissime altre costruzioni. È stata persino usata come modello per il progetto della Casa Bianca a Washington, conferma di un successo che ha attraversato non solo l’oceano ma anche i secoli. 

Il nome con cui viene comunemente chiamata, la Rotonda, rimanda alla sua struttura ma anche alla filosofia che era alla base del suo progetto. Sintesi perfetta di cubo e sfera, è infatti l’unica delle ville progettate dal Palladio che ha una volta a cupola. Non solo: quella che il Palladio voleva realizzare era una ‘villa-tempio’ in cui forme geometriche diverse tra loro riuscissero a combinarsi, amalgamarsi e a fondersi in perfetta armonia. Intento nel quale sembra essere riuscito, come emerge anche solo da uno sguardo alla facciata della villa. Si ripete identica sui quattro lati per creare una struttura che risulta infine essere la perfetta unione di villa e tempio. 

Al centro di tutto c’è la visione rinascimentale che vede l’uomo al centro di tutto: dalla villa, infatti, l’uomo avrebbe potuto con uno solo sguardo vedere la città, il parco intorno (meraviglioso con la sua impostazione romantica) e i campi circostanti.  

  1. Villa Contarini

     

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Dai dintorni di Vicenza ci spostiamo in provincia di Padova, e precisamente a Piazzola sul Brenta, per mostrarti la terza villa del nostro itinerario. Immersa in un rigoglioso parco di circa 40 ettari, Villa Contarini rientra a pieno titolo nel novero delle più sontuose residenze patrizie del Veneto, mostrandosi come una reggia che all’interno custodisce gioielli dal valore inestimabile. Villa Contarini fa parte del circuito delle ville della riviera del Brenta, e ne costituisce uno degli esempi più raffinati grazie a stanze e ambienti che sono un trionfo di affreschi e stucchi di finissima fattura. 

Attribuita anch’essa al Palladio, è protagonista della vita culturale e del calendario di eventi della zona. Aperta al pubblico, Villa Contarini è infatti teatro di numerosi appuntamenti che si tengono sia nelle sue pregiate sale che nel monumentale parco che si estende alle sue spalle. 

Un consiglio? Entra nella sua Sala della Chitarra Rovesciata, in cui il suono si propaga verso l’uditorio sottostante grazie ad una modalità di trasmissione sonora veramente ingegnosa per l’epoca in cui venne messa a punto. 

  1. Villa Barbarigo

 

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Non è visitabile, ma il colpo d’occhio che regala già solo da lontano ti farà venire voglia di farci un salto. Magari abbinando la visita ad altre attrazioni dei Colli Euganei, zona magica del Veneto in cui Villa Barbarigo trova posto con il suo monumentale giardino. 

È impossibile confonderla perchè anticipata dal Portale di Diana, che funge da ‘ingresso acquatico’ alla residenza e che simbolicamente rappresenta l’entrata in un mondo che sembra di fantasia.  

Il giardino di Villa Barbarigo, che a differenza del palazzo residenziale è invece aperto al pubblico, è considerato tra i più belli del mondo. Le sue immagini parlano da sole: un capolavoro di architettura botanica di gusto barocco, che nascondono simbolismi e misteri in attesa di essere svelati. L’organizzazione e la dislocazione degli elementi all’interno dei giardini della villa, infatti, non sono casuali, ma rimandano ad un percorso di purificazione dell’anima. Un cammino spirituale che conduce il peccatore dalle tenebre dell’errore alla luce della rivelazione, passando per prove da superare per testare la sua tenacia. Ecco, dunque, che nel corso della visita ti troverai perso in un labirinto, allegoria delle numerose scelte di fronte alle quali ci si trova davanti nel corso della vita.  

Al di là dei significati spirituali del giardino, durante il percorso avrai la possibilità di ammirare costruzioni di gusto impeccabile come la Fontana della Pila, l’isola dei conigli, la grotta dell’eremita e il Piazzale delle Rivelazioni, che funge da conclusione ideale del percorso. 

  1. Villa Arvedi

 

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In quanto a ville di prestigio, la provincia di Verona non fa eccezione. Ed è proprio ad una manciata di chilometri dalla città che si trova la villa probabilmente più bella, monumentale e superba di tutta la provincia. 

È Villa Arvedi, strepitosa con la sua posizione dominante e panoramica che garantisce delle viste spettacolari su tutta la Valpantena. Non notarla sarebbe del resto impossibile, e non solamente per le sue dimensioni di tutto rispetto. A renderla ancora più mastodontica è la presenza dell’elegante giardino all’italiana che la circonda e la avvolge, e che quasi sembra farsi un tutt’uno con le distese di vigneti che si aprono a pochi passi. 

Vista dall’esterno regala immagini mozzafiato, ma lo spettacolo continua anche addentrandosi tra le sue stanze. Magnifiche, riccamente decorate e custodi di storie lontane e affascinanti, sono una più bella dell’altra e raggiungono il culmine nella cosiddetta Sala dei Titani. Il soffitto alto 12 metri e gli affreschi firmati da Ludovico Dorigny sono solo due delle caratteristiche che la rendono tra le sale da non perdere durante una visita di Villa Arvedi! 

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